Al concerto di beneficenza di Andrea Bocelli al Teatro Verdi di Pisa in occasione del Festival della Robotica, sul palco per la prima volta è apparso un robot come direttore d’orchestra, un’innovazione che ha sorpreso tutti.
La tecnologia non smette mai di sorprendere e l’ultima barriera in questo senso è stata superata in occasione del concerto di Andrea Bocelli e del soprano Maria Luigi Borsi tenutosi martedì 12 settembre 2017 al Teatro Verdi di Pisa, nell’ambito del Festival della Robotica, in cui il celebre tenore si è esibito con un direttore d’orchestra davvero singolare: un robot di nome YuMi. Sembrerebbe davvero incredibile, ma è tutto vero. Il robot, prodotto dalla Abb e programmato da un musicista umano, è stato posizionato sul podio dell’Orchestra Filarmonica di Lucca per dirigerla in alcuni dei diciotto brani della serata: l’Intermezzo di Cavalleria rusticana di Mascagni, O mio babbino caro, da Gianni Schicchi di Puccini e La donna è mobile dal Rigoletto di Verdi.
Il concerto di beneficenza, dal titolo A Breath of Hope: dallo Stradivario al Robot, ha ottenuto uno straordinario successo, forse proprio per la grande novità. Fuori programma, Bocelli ha cantato l’Ave Maria di Schubert per le vittime della tragedia di Livorno. Sul palco anche Brad Repp, che ha suonato un violino del 1715 di Antonio Stradivario, “Ex-Bazzini”, Fabius Constable con la sua Celtic Harp Orchestra, il pianista Carlo Bernini e il Coro dell’Università di Pisa diretto da Stefano Barandoni. A condurre la serata Renato Raimo e Ilaria Della Bidia.
Il Festival Internazionale della Robotica è organizzato dalla Fondazione Arpa e dall’Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna, con il supporto del Comune di Pisa e della Regione Toscana, e si avvale della fattiva collaborazione di Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Sant’Anna, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centro di Ricerca Piaggio, IRCCS Stella Maris, Centro di Eccellenza ENDOCAS, insieme a tanti altri co-promotori. Il concerto diretto da YuMi è il primo spettacolo lirico robotizzato, destinato sicuramente a fare storia.
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