È stato ritrovato il cadavere di Noemi Durini la 16enne scomparsa 10 giorni fa da Specchia (Lecce). Il suo fidanzato 17enne ha confessato l’omicidio. Sotto inchiesta anche il padre del giovane. Soltanto poche ore prima la procura per i minorenni aveva indagato il ragazzo per omicidio volontario.
Ore 22:24 – Un avviso di garanzia per sequestro di persona e occultamento di cadavere, non per omicidio in concorso, è stato notificato al papà del fidanzato 17enne e assassino reo confesso di Noemi Durini. L’atto è stato notificato all’indagato in occasione della perquisizione in corso nell’abitazione di famiglia a Montesardo, frazione di Alessano. Stamani si era invece appreso che il papà del 17enne era sottoposto ad indagini per omicidio volontario in concorso con il figlio. Noemi è stata uccisa probabilmente con uno o più colpi di pietra, uno dei quali l’ha raggiunta alla testa. Il corpo, parzialmente occultato sotto alcuni massi, è stato trovato in un pozzo nelle campagne di Castignano del Capo (Lecce). Qualche settimana fa il fidanzato 17enne e assassino di Noemi era stato denunciato alla Procura per i minorenni dalla mamma della vittima, Imma Rizzo: la donna temeva per la vita della figlia.
AGGIORNAMENTO ORE 16:41 – Il corpo senza vita della povera Noemi è stato ritrovato a Castrignano del Capo (Lecce), in località San Giuseppe, in un campo adiacente alla strada provinciale per Santa Maria di Leuca, parzialmente occultato sotto alcuni massi. Un malore avrebbe colpito i genitori di Noemi, presso la Prefettura di Lecce.
Il ragazzo avrebbe indicato agli inquirenti il luogo in cui si troverebbe il cadavere della sua fidanzatina, a Castignano del Capo (Lecce). Sul luogo si stanno dirigendo i magistrati e i carabinieri. Il padre del 17enne è indagato, in concorso con il figlio, per l’omicidio della ragazza. All’uomo, di 41 anni, e al figlio sono stati notificati avvisi di garanzia.
Noemi era sparita da casa dieci giorni fa, all’alba di domenica 3 settembre, senza portare con sé il telefono cellulare, né soldi o indumenti di ricambio. Altre volte, in passato, la 16 enne si era allontanata da casa, sembra a causa del rapporto burrascoso che aveva con la mamma, ma mai per più di un paio di giorni.
Le indagini dei carabinieri si erano subito concentrato sul fidanzato della ragazza scomparsa. Il giovanissimo è stato interrogato più volte e ha ripetuto sempre la stessa versione ovvero di avere incontrato la fidanzata domenica 3 settembre all’alba e di averla accompagnata in auto – che guidava senza patente – nei pressi del campo sportivo di Specchia, a poca distanza dalla sua abitazione. L’auto, a bordo della quale è avvenuto l’incontro, documentato dalle telecamere di sorveglianza presenti in zona, era stata sequestrata oggi 13 settembre in mattinata. Il rapporto tra i due adolescenti era stato da sempre osteggiato dalla famiglia di Noemi, a quanto sembra.
Sempre di questa mattina, poche ore prima della notizia della confessione del giovane, l’iscrizione nel registro degli indagati del 17enne con l’accusa di omicidio volontario. Ora il caso appare risolto. E purtroppo i peggiori timori sulla sorte della giovanissima Noemi si sono avverati.
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