Si fermano 4 ore i bus, filobus, tram, metropolitane e le ferrovie regionali Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civita Castellana-Viterbo. I lavoratori protestano contro l’avvio del concordato preventivo per Atac. Ma Virginia Raggi e il M5S tirano dritto.
MATTINATA INFERNALE
Uno stop di quattro ore dei mezzi pubblici, che finirà alle 12.30 di oggi, sta mettendo in croce i romani. Nella capitale, oltre a quelli dell’Atac, si sono fermati anche i lavoratori del consorzio di bus Roma Tpl. Nonostante alcune sigle – Sulct, Utl, Fast e Cambia-Menti – si siano sfilate dalla protesta relativa al concordato per l’azienda di trasporti lo sciopero è confermato e riguarda bus, filobus, tram, metropolitane e le ferrovie regionali Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civita Castellana-Viterbo.
METROPOLITANA CHIUSA
Dalle 8.30 di oggi 12 settembre l’Atac ha annunciato le ultime partenze per la metro A: poi chiusura. La linea B e B1 sono attive ma con forti riduzioni di corse, la metro C è regolare. Chiusa dalle 10 la Roma-Lido, mentre sulla Termini-Centocelle e sul tratto urbano della Roma-Viterbo potrebbero saltare delle corse. Per bus e tram possibili riduzioni di corse e sospensioni di linee. Nelle stazioni metroferroviarie delle linee che resteranno, eventualmente, attive potrebbe essere interrotto il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. È possibile anche che si verifichino interruzioni del servizio biglietterie.
“I LAVORATORI ONESTI STIANO TRANQUILLI…”
“Per effetto di politiche sciagurate, Atac rischiava il fallimento – aveva dichiarato la sindaca Virginia Raggi al Consiglio comunale straordinario dello scorso 7 settembre -. Noi la salveremo, mantenendola in mano pubblica. Rilanceremo il servizio pubblico. Lo strumento si chiama concordato preventivo in continuità“. “I lavoratori onesti non hanno nulla da temere – ha detto Raggi – mentre non saranno più tollerate posizioni rendita: come abbiamo dimostrato con i licenziamenti per Parentopoli, non facciamo sconti”.
PATRIMONIO NETTO NEGATIVO
La sindaca era poi passata a spiegare la situazione patrimoniale di Atac. “Il bilancio del 2016 potrebbe chiudersi con un patrimonio netto negativo. Avremmo potuto girare la testa dall’altra parte, abbiamo invece deciso di mettere le mani in un disastro ereditato. Noi oggi scoperchiamo il rapporto malato tra Comune e Atac, tra la politica e le aziende che nel tempo si sono trasformate nel bancomat della politica. Stiamo interrompendo un circolo vizioso”. Raggi ha chiarito che “non si può ricapitalizzare l’azienda e tappare i buchi con i soldi dei romani, facendo ricadere il problema sulle spalle dei nostri figli”.
Photo credits: Twitter, Facebook
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