Dramma sul lavoro nel Milanese. A San Vittore Olona un dirigente delle autolinee Stie, di 53 anni, è finito in coma dopo che un dipendente di 57 anni lo ha aggredito a pugni a seguito di un diverbio. L’aggressore è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
Il numero uno dell’azienda è ora ricoverato in rianimazione all’ospedale. Ha riportato fratture al volto ed è in coma indotto. La notizia è riportata dal Corriere.it. Le prossime ore, scrive Francesco Sanfilippo, saranno decisive per il decorso post-traumatico, così come gli accertamenti neurologici cui l’uomo sarà sottoposto. Tutto è avvenuto attorno alle 7 del mattino di lunedì scorso 4 settembre, nella storica sede della Stie di San Vittore Olona. Vittima e aggressore si trovavano nella stessa stanza: sembra che il dirigente dell’ufficio di San Vittore Olona, 53 anni, stesse discutendo con il funzionario addetto alla gestione della biglietteria.
Motivo del contendere, una contestazione che il massimo responsabile aveva mosso al funzionario, suo sottoposto. Non è escluso che possano avere avuto un peso anche vecchie ruggini fra i due. Probabilmente l’addetto ai biglietti, 57 anni, ritenendo ingiusta la contestazione ha perso la testa e ha colpito il suo capo. Il dirigente ha barcollato, è caduto all’indietro e, molto probabilmente, ha battuto la testa sul pavimento: ha perso subito i sensi. Soccorso dapprima dai dipendenti attirati dal trambusto, l’uomo è stato portato all’ospedale. L’aggressore è stato arrestato dai carabinieri di Cerro Maggiore, Compagnia di Legnano. Ora è rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio. Per lui l’accusa è di tentato omicidio.
“Siamo esterrefatti per ciò che è successo nell’ufficio di San Vittore Olona – dicono dalla direzione generale Stie di Lodi, secondo quanto riporta Corriere.it -, un atto di follia che in un attimo ha distrutto due famiglie perbene, da tanti anni al servizio della nostra società”. La vittima dell’aggressione lavorava alla Stie da 10 anni, mentre il feritore addirittura da 27 anni.
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