Andrea Mazzillo, ex assessore al bilancio di Roma, deposto dalla sindaca Virginia Raggi e sostituito con Gianni Lemmetti, non ci sta e pensa ad un piano. La vendetta sul caso Atac è alle porte?
“Non posso accettare che finisca così, che tutto il lavoro fatto finora venga buttato, tutte le promesse per cui siamo stati eletti… mi hanno cacciato via per questo e io gliela faccio pagare”. Sono queste le dure parole di Andrea Mazzillo, assessore al Bilancio di Roma fino a dieci giorni fa, prima di essere silurato dalla sindaca Virginia Raggi e sostituito con Gianni Lemmetti, riportate dal quotidiano La Stampa.
Mazzillo è stato fatto fuori, come riporta il noto quotidiano, perché si è opposto al concordato riguardante l’Atac. Ora l’ex assessore vuole vendicarsi: “Non lo faccio per me, lo faccio perché stanno facendo una follia, gliel’ho detto in tutti i modi”. Il concordato, secondo l’ex assessore, porterebbe a tagliare 800/900 unità, senza specificare se autisti, amministrativi, e senza prima verificare la necessità delle singole categorie. Mazzillo ha però un piano: vuole intestarsi una battaglia assieme ad una fetta del M5S delusa dalla Raggi e che la pensa come lui, con la complicità dei sindacalisti che ne condividono le preoccupazioni sui posti di lavoro. “Avevamo un programma, che hanno tradito. Avevamo fatto delle promesse sui posti di lavoro in Atac”.
“Anche lei è rimasta prigioniera del relazionismo di Roma. Non doveva dare spazio a gruppuscoli sindacali come quello della Quintavalle (Micaela, leader della sigla “Cambiamenti M410”). E non doveva nominare Manuel Fantasia (ex amministratore unico, ndr) e lasciare andare via Marco Rettighieri, l’unico davvero competente”, afferma un sindacalista presente durante l’intervista che si dichiara disponibile ad offrire a Mazzillo una sponda. Le dimissioni per l’ex assessore al Bilancio bruciano specialmente perché è stato sostituito da Gianni Lemmetti, una persona di un altro comune: “Ma come si fa a prendere uno da Livorno e darlo in prestito a Roma?”, afferma il sindacalista. Mazzillo ha inoltre dichiarato: “In aula, giovedì, ha fatto una presentazione sconclusionata. Si vedeva che nemmeno aveva chiara la differenza tra Ama e Atac. Sapete cosa mi ha raccontato il Ragioniere generale? Che quando gli ha consigliato di munirsi subito di uno staff, le metti gli ha risposto ‘Faccio da solo, mi basta una segretaria’. Al che il Ragioniere non ha potuto che dirgli ‘Guardi che qui è un po’ più complesso che a Livorno’. Nel frattempo i lavoratori si ribellano al concordato preventivo ed hanno indetto uno sciopero per martedì 12 settembre di 4 ore: dalle 8,30 alle 12,30.
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