Ascoltato nuovamente l’assistente del veterinario ucciso ad Osimo ed accusato del delitto. La sua posizione, visti i nuovi elementi emersi dall’indagine, è sempre più incrinata.
Non si fermano le indagini sull’omicidio di Olindo Pinciaroli, il veterinario assassinato il 21 maggio del 2017 mentre era in compagnia del suo assistente nell’ambulanza veterinaria che viaggiava tra Osimo e Polverigi. L’uomo, 53enne, è stato colpito con un coltello ripetutamente al tronco e al capo. Pinciaroli, stando alle analisi effettuate sul corpo del veterinario, non ha reagito durante l’attacco in quanto non sono emersi segni di colluttazione. Nonostante la pausa estiva, in cui inevitabilmente vi è un rallentamento delle indagini, non sono mancati nuovi sviluppi sul caso.
Per la morte di Olindo Pinciaroli è in carcere il suo assistente Valerio Andreucci, la cui posizione in queste ultime settimane, come riporta il Resto del Carlino, si è aggravata. La Procura di Ancona inizialmente lo ha indagato per omicidio volontario, ma, recentemente, l’accusa ha subito una modifica: secondo gli inquirenti, oltre all’omicidio, vi è la premeditazione dello stesso ed inoltre sul 23enne pende l’accusa di calunnia nei confronti di un uomo abruzzese che ha incolpato come killer del veterinario, pur sapendolo innocente.
Il giovane, che per l’omicidio di Olindo Pinciaroli rischia una pena da 21 anni fino all’ergastolo, potrebbe, qualora venisse confermata la calunnia in sede di giudizio, aumentare la sua pena da 2 a 6 anni di carcere. Insomma, la situazione per il 23enne Andreucci è delicatissima. Il legale del giovane, l’avvocato Massimo Luzi, ha chiesto e ottenuto un colloquio tra gli inquirenti e Valerio: sembra che proprio nel recente interrogatorio, avvenuto con un clima di collaborazione, Andreucci abbia dato, con le sue descrizioni, nuovi spunti investigativi. Contro il 23enne le prove: il coltello insanguinato e con le sue impronte, gli assurdi sms mandati la notte prima ad alcuni amici il cui contenuto ha portato gli investigatori alla premeditazione del delitto.
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