Una giovane turista polacca è stata vittima di uno stupro di massa avvenuto sulle spiagge di Rimini. Il cerchio intorno agli aggressori si sta stringendo e gli inquirenti sono vicini a riconoscere i colpevoli. Nel frattempo sul web è comparsa una frase shock davvero sgradevole sull’accaduto.
Una coppia di turisti polacchi è stata aggredita nella notte tra il 25 e il 26 agosto in località Miramare, sulle spiagge di Rimini: lui è stato prima picchiato e poi derubato, lei è stata violentata ripetutamente dal branco. A distanza di alcuni giorni dal tragico evento, gli aggressori non sono ancora stati identificati, anche se la polizia è molto vicina a prendere i colpevoli: sembrerebbe che si tratti di algerini o tunisini e il branco sia stato ripreso da alcune telecamere di sicurezza, permettendo così di restingere il campo a una quindicina di persone.
Le indagini proseguono ma il caso è finito alla ribalta sul web a causa di una frase shock pubblicata sulla pagina Facebook del Resto del Carlino. “Lo stupro è un atto peggio ma solo all’inizio, poi la donna diventa calma e si gode come un rapporto sessuale normale”, è stato scritto sotto la notizia della terribile violenza. Se la frase non fosse già sgradevole così, è ancora più sgradevole sapere da chi proviene: a pubblicarlo è stato Abid Jee, un dipendente mediatore culturale per Lai – Momo, una cooperativa bolognese che dal 1995 si occupa di accoglienza.
La frase è stata subito cancellata ma è rimasta online abbastanza perchè Abid Jee sia identificato. La Lai – Momo ha voluto subito prendere le distanze: “Abbiamo verificato e confermiamo che il profilo Facebook corrisponde a un nostro dipendente, stiamo prendendo i provvedimenti conseguenti”. La comunicazione prosegue: “Al di là di ogni ferma condanna morale già espressa, riteniamo che questo comportamento abbia danneggiato gravemente la nostra immagine e abbiamo preso fermi provvedimenti, in base a quanto consentito dalla legge. Nel rispetto delle disposizioni vigenti e del contratto nazionale delle Cooperative sociali, infatti, abbiamo avviato oggi una procedura disciplinare e contestualmente abbiamo sospeso il dipendente in via cautelativa da ogni attività lavorativa”, fanno sapere dalla Lai – Momo.
Photo Credits Facebook
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