Dopo i missili sganciati dalla Corea del Nord, la risposta di Seul non tarda ad arrivare. La provocazione di Kim Jong-un non è passata inosservata. Le Forze armate della Corea del Sud hanno sganciato, come riportato dal quotidiano Independent, 8 bombe vicino al confine con la Corea del Nord. Per i media locali questo è il chiaro segno di risposta al test missilistico lanciato da Pyongyang. Il missile lanciato da Kim Jong-un nella mattinata del 29 agosto, alle ore 6.29 (corrispondente alla notte tra lunedì 28 e martedì 29 agosto in Europa), era il primo razzo designato per trasportare una testata nucleare, secondo quanto affermano i media sudcoreani. Donald Trump non si è tirato indietro ed ha dichiarato: “Azioni che minacciano e destabilizzano aumentano solo l’isolamento del regime nord coreano. Tutte le opzioni sono sul tavolo. Il mondo ha ricevuto l’ennesimo messaggio della Corea del Nord forte e chiaro: questo regime ha segnalato il suo disprezzo per i paesi vicini, per tutti i membri delle Nazioni Unite e per gli standard minimi di comportamento accettabile a livello internazionale”. Il presidente degli Stati Uniti e il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, hanno affermato di voler mantenere alta la pressione sulla Corea del Nord e sono intenti a convincere il resto della comunità internazionale a fare lo stesso.
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