Un sacerdote, in servizio alla parrocchia di San Paolo di piazza Caserta, zona Niguarda, è stato denunciato dalla Polizia locale di Milano per maltrattamento di animali: è accusato di avere sparato a tre piccioni: due sono stati uccisi, un terzo ferito. Gli è stato sequestrato un fucile.
La notizia è riportata dal quotidiano Il Giorno, in un articolo a firma di Massimiliano Mingoia. I fatti rimontano allo scorso 11 agosto. A quanto sembra gli uccelli riposavano sul muro che divide la parrocchia dalla strada. Ma il “don”, improvvisatosi cecchino, ha tirato fuori un fucile, ha preso con cura la mira e li ha centrati in pieno.
Dopo la segnalazione della presidente milanese dell’associazione NoiAnimali Roberta Braghi – la residente del quartiere che ha assistito alla scena da un palazzo che dà sul giardino della parrocchia di San Paolo – e la denuncia del capogruppo di Forza Italia in Comune Gianluca Comazzi, il Nucleo tutela animali della Polizia locale, spiega l’articolo del Giorno, si è recato a Niguarda per verificare quanto accaduto. I vigili urbani, prima hanno parlato con la Braghi e con l’altra signora che ha visto il prete sparare contro i piccioni, poi si sono recati nella chiesa di San Paolo per effettuare degli accertamenti con il viceparroco presente in questi giorni d’agosto, don Gianluca.
Dopo qualche minuto è comparso davanti ai ghisa anche il prete “cecchino”, di origine ucraina. Gli agenti hanno convinto don Gianluca a far consegnare l’arma usata per sparare ai piccioni, un fucile ad aria compressa con monocolo, e la scatola di piombini utilizzata. Poi è scattata la denuncia a carico del prete ucraino per maltrattamento di animali. La Braghi, che ha accudito il piccione ferito a un occhio, è soddisfatta per il pronto intervento della Polizia locale: “I vigili urbani sono stati bravi e precisi, sono stati due ore sul posto per accertare quanto accaduto e sequestrare il fucile”.
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