Don Massimo Biancalani (foto in alto), di Pistoia, domenica 27 agosto non presiederà la Messa nella sua parrocchia. Sarà affiancato da don Patrizio Fabbri, inviato dal vescovo a causa dei pesanti avvertimenti pubblici di gruppi neofascisti.
AGGIORNAMENTO ORE 14:39 In un post su Facebook, non privo di polemica con la stampa, la diocesi di Pistoia scrive quanto segue: “Di fronte alle assurde e strumentali polemiche scatenate dall’articolo del quotidiano la Repubblica che travisano completamente il senso delle parole e delle azioni di mons. Tardelli, si precisa che il Vicario Generale Don Patrizio Fabbri è stato inviato a concelebrare con don Massimo Biancalani, non a sostituirlo. Il vescovo ha deciso così affinché sia tutelato un prete che celebra l’eucaristia e perché la Messa non sia profanata da iniziative irresponsabili. Visti i toni che sta assumendo la vicenda la Diocesi di Pistoia invita tutti gli attori interessati, in particolare i media, a non contribuire a creare un clima di ulteriore tensione con polemiche gratuite e lontane dalla realtà“.
Nei giorni scorsi don Biancalani aveva postato su Facebook foto di profughi che fanno un bagno in piscina e per questo era stato preso di mira da Salvini e da Forza Nuova. I neofascisti avevano annunciato: “Andremo a Messa per vigilare sull’effettiva dottrina di don Massimo Biancalani“. La “colpa” (si fa per dire) del prete? Aver regalato una giornata di relax a una quindicina di profughi che avevano lavorato come aiuto cuochi e camerieri alla festa della onlus Gli amici di Francesco.
LE PAROLE DEL VESCOVO DOPO LE MINACCE
“Si stanno oltrepassando i limiti, – scrive su Facebook il vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli riferendosi alle minacce di Forza Nuova – da quello che leggo si vorrebbe profanare la SS. Eucaristia con l’assurda motivazione di andare a controllare l’operato di un prete addirittura mentre celebra un Sacramento e facendo diventare la celebrazione eucaristica teatro di contese e di lotta. Richiamo tutti con forza alla ragione, considerando la gravità di ciò che si vorrebbe fare”.
DON BIANCALANI SARA’ SOSTITUITO
A questo punto il vescovo di Pistoia ha annunciato chiaro e tondo che “Domenica prossima a Vicofaro, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal mio Vicario Generale“. Ci sarà don Biancalani? Anche se dovesse esserci non sarà lui a dir messa, se non, al massimo, come sacerdote concelebrante.
“SOLO IL VESCOVO È GIUDICE SULLA DOTTRINA”
Infine, monsignor Tardelli fa un richiamo a tutti: «Ricordo anche, perché sia a tutti chiaro, che sull’operato di un prete, sul suo insegnamento e la sua azione pastorale, giudice è il vescovo, che non si esime certo dal valutare con attenzione le varie situazioni. Nessun altro può prendere il suo posto. Chi ha da fare critiche, le faccia sempre con carità cristiana direttamente al prete o al vescovo. Valutate le cose, il vescovo prenderà i provvedimenti che riterrà doverosi o più opportuni”.
PLAUSI, CRITICHE E OFFESE SU FACEBOOK
Il post di monsignor Tardelli ha scatenato, com’era ovvio, una ridda di commenti: sono decine e decine, mentre oltre 200 sono le condivisioni (a stamani 25 agosto). In tanti plaudono e lo difendono, ma ci sono anche molti che sono sdegnati per la “resa ai nazifascisti” e avrebbero voluto “una Chiesa schierata” a difesa di don Biancalani, e anche “la scomunica”. E c’è infine chi, in alcuni casi, offende a casaccio, secondo la moda triste dei social, il vescovo a prescindere dal contesto.
Photo credits: Twitter, Facebook
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