A fine luglio – ma è stato reso noto solo adesso – quattro fratelli libanesi, membri dello Stato Islamico (Isis) erano sul punto di compiere un attentato a bordo di un jet Etihad degli Emirati Arabi. Provenienti dall’Australia sono stati smascherati al momento del decollo. Ecco cosa è successo.
Quattro giorni dopo l’attentato di Barcellona e tre dopo quello avvenuto in Finlandia, entrambi rivendicati dall’Isis, il ministro dell’Interno libanese, Nouhad Machnouk, ha dichiarato oggi 21 agosto che i servizi di Intelligence di Beirut, in collaborazione con le autorità australiane, hanno sventato un attentato per fare esplodere in volo un aereo della Etihad, diretto dall’Australia ad Abu Dhabi. L’episodio era stato denunciato dalle autorità australiane alla fine di luglio.
“ORDIGNI NEL BAGAGLIO A MANO”
In una conferenza stampa Machnouk ha spiegato che quattro fratelli libanesi-australiani avevano progettato di far saltare in aria l’aereo con le bombe nascoste all’interno di una bambola Barbie e di un trita carne. La borsa a mano dove erano contenuti gli ordigni (due, nel caso una bomba non esplodesse), non era stata imbarcata a causa del peso, che superava di 7 chili il limite consentito dalla compagnia aerea.
CHI SONO GLI ATTENTATORI MANCATI
L’aereo aveva 400 persone a bordo, tra le quali 120 cittadini libanesi. L’ordigno sarebbe stato fatto esplodere 20 minuti dopo il decollo. I presunti mancati attentatori sono 4 fratelli libanesi. Khaled e Mahmoud Khayyat si trovano in Australia, un terzo, Tarek, è un anziano e importante membro del sedicente Stato islamico e vive nella città siriana di Raqqa. Il ministro ha aggiunto che il quarto fratello, Amer, era il prescelto kamikaze: è stato lui a provare a imbarcarsi sul volo con le bombe nella borsa. È stato arrestato in Libano a metà luglio, di ritorno dall’Australia.
PERCHE’ L’ATTACCO È STATO SVENTATO
“L’attentato è stato sventato” ha detto Machnouk, “perché da quando Tarek Khayyat si è trasferito a Raqqa è diventato uno dei comandanti dell’Isis e l’intelligence libanese ha iniziato a seguire le sue mosse e quelle dei suoi fratelli. Amer Khayyat si è spostato diverse volte tra Australia e Libano usando con vari pretesti, tra cui un matrimonio”. Il piano dei quattro fratelli era quello di “punire gli Emirati Arabi Uniti e l’Australia che fanno parte della Coalizione guidata dagli Stati Uniti contro gli estremisti. Ma quando quattro fratelli libanesi in Australia decidono di far saltare in aria un jet Etihad degli Emirati significa che tutto il mondo dovrebbe lavorare insieme per combattere il terrorismo”, ha concluso Machnouk. “Il coordinamento dovrebbe essere 24 ore su 24 e tra tutti le agenzie di sicurezza”.
Photo credits: Twitter
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