Mentre emergono i piani falliti dei terroristi di Barcellona – volevano attaccare la basilica della Sagrada Familia – sul social network Telegram un canale legato all’Isis indica l’Italia come prossimo obiettivo di attentati dopo quello di Barcellona. Lo riferisce il Site, il sito Usa diretto da Rita Katz, che monitora l’estremismo islamico sul web.
MILANO: BARRIERE ANTI SFONDAMENTO
Dopo l’attacco terroristico che ha colpito le Ramblas di Barcellona a Milano è stata ulteriormente aumentata l’attenzione per la sicurezza in particolare nelle zone più affollate. Attenzione particolare sarà riservata ai mercati rionali e agli eventi in cui è prevista più affluenza: a partire dalle partite di calcio in programma a San Siro. Barriere anti sfondamento sono già state messe in Galleria Vittorio Emanuele e nelle vie limitrofe a piazza Duomo (incluso il lato Cordusio via Mercanti) con la previsione di “ulteriori barriere di difesa passiva” nella zona della Darsena.
ROMA: NO AI VAN OSCURATI IN CAMPIDOGLIO
A Roma potrebbero essere presto installate nuove barriere in punti sensibili della città, ovvero luoghi particolarmente affollati o zone pedonali. Tra le ipotesi in campo barriere “new jersey” o fioriere in via del Corso e in via dei Fori Imperiali. Da rafforzare le misure di sicurezza anche in piazza del Campidoglio, per esempio ipotizzando di interdire l’accesso alla piazza alle auto a noleggio, in molte occasioni dei van con vetri oscurati.
FIRENZE: DISSUASORI, CATENE E BARRIERE
A Firenze ha spiegato al termine il sindaco Dario Nardella, il Comune fornirà “la mappatura esatta di tutte le delimitazioni delle aree sia nel centro che fuori, come dissuasori mobili e catene, per valutare se sono sufficienti o se devono essere migliorate o rafforzate”. Il sindaco ha sottolineato però che “le barriere esistenti non sono state progettate e installate con finalità antiterrorismo. Esistono per motivi di mobilità e viabilità. Una catena a presidio di un’area pedonale per non far parcheggiare non è pensata per bloccare un Tir a 80 all’ora. Però possono avere una funzione di deterrenza, quindi il monitoraggio è utile e saranno le forze dell’ordine a dirci dove dobbiamo intervenire per rafforzare”.
ESPULSI 3 EXTRACOMUNITARI
Nelle ultime ore due cittadini marocchini e un cittadino siriano sono stati espulsi dall’Italia per motivi di pericolosità sociale. Lo rende noto il Viminale che sottolinea come con questi rimpatri, 70 solo nel 2017, salgono a 202 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 a oggi. Il primo degli espulsi è un un 38enne marocchino, detenuto per reati comuni, all’attenzione degli investigatori nell’ambito del monitoraggio del Dap. Nel 2016 era stato infatti inserito nel 2° livello di pericolosità “Medio” dopo una denuncia presentata dal suo compagno di cella il quale si sentiva vessato con rigide regole di convivenza, dettate dalla visione integralista del credo islamico da parte del marocchino. Lo scorso aprile, il marocchino è passato poi anche nel primo livello “Alto” perché, insieme ad altri detenuti, dopo aver appreso dai telegiornali della notizia della strage terroristica di Stoccolma, aveva festeggiato.
Photo credits: Twitter
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