Pubblica condanna morale senza precedenti contro chi ha appiccato il fuoco distruggendo nelle scorse settimane molti ettari di verde attorno al Vesuvio, in Campania. Per Monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Accera (Napoli), nominato da papa Francesco, i piromani sono peggiori dell’Isis. Ecco le durissime parole del prelato.
Gli incendi che hanno devastato ettari ed ettari di verde al Vesuvio sono frutto di un ”disegno preciso, una regia, una strategia criminale che ha provocato un dramma dalle conseguenze incalcolabili”. Lo ha detto il Vescovo di Acerra (Napoli), monsignor Antonio Di Donna. La notizia è stata resa nota oggi.
“Ci sono tanti modi per uccidere ma così si uccide il futuro di intere generazioni – ha proseguito il presule -. Vigliacchi e codardi. Almeno i terroristi dell’Isis hanno il coraggio di rivendicare le loro azioni criminali, questi no”.
Nella sua omelia nella Basilica di Santa Maria a Pugliano, a Ercolano, Di Donna ha tuonato anche contro le disuguaglianze economiche tra quanti godono di benefici economici e chi è costretto a lasciare il Paese per trovare una sorte migliore: “Stiamo assistendo impotenti a un omicidio di un’intera generazione di giovani che se ne va all’estero. Com’è possibile sperare in quest’economia disumana che uccide?”
“Mentre ci sono ancora pensioni d’oro e vitalizi che non si vogliono lasciare – ha insistito il presule -, e la gente ha fame e i giovani sono costantemente espulsi dal mondo del lavoro?”. “Le città si stanno spopolando lentamente ma inesorabilmente – ha aggiunto – e se i giovani se ne stanno andando è per colpa di noi adulti, di una generazione miope che sta uccidendo i suoi figli migliori”.
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