In circolazione da poche settimane, è già un successo Karma Express, il terzo romanzo di Romina Power. L’artista rilegge in filigrana la sua vita cosmopolita, alla luce della storia di Daria, protagonista 18enne del romanzo, ambientato negli anni ’70. Che convince il fidanzato Roger a partire alla volta dell’India. Via terra, sul mitico pulmann che esisteva davvero. Ma che era, in fondo, lo strumento più gioioso per un viaggio di autocoscienza.
Un’estate intensa quella di Romina Power, fra i deserti degli Stati Uniti e molti “pienoni” di fan nel nostro Paese. I concerti con Al Bano stanno entusiasmando l’Italia, da Nord a Sud. E, aldilà dei pettegolezzi sui due, i loro figli, Loredana Lecciso e tutto il resto, Romina e Al Bano hanno formato di nuovo – sul palco, solo sul palco – una coppia in forma smagliante. Come ai tempi d’oro. Ma non basta. La figlia di Tyron Power (che però da decenni brilla di luce propria) ha sfornato il suo terzo romanzo: Karma Express. È il suo libro sul comodino, come diciamo noi di Velvet. Non foss’altro perché lo sta portando in giro per l’Italia fra presentazioni e incontri pubblici.
“Karma Express è il nome di questo autobus mitico che negli Anni 70 portava la gente via terra dall’Inghilterra fino a Goa, in India – ha dichiarato Romina a Tv Sorrisi e Canzoni -. Ora non si potrebbe più fare quel viaggio perché sono zone di guerra terribili”. Anche se lei in India c’è stata, il Karma Express non lo ha mai preso. Ma nel libro quel pullman dei desideri indica altro: la rivoluzione pacifica di tanti giovani, e della stessa Power, che uscivano dagli schemi borghesi delle loro famiglie e sceglievano la via dell’Oriente come tragitto alla ricerca di sé.
Qualcuno finiva prigioniero delle droghe, che si dimostravano tutt’altro che “liberanti”, ma altri esploravano il mondo e si appropriavano di nuovi e sconosciuti punti di vista sulla realtà. Romina Power si professa buddista e sostiene che “con Al Bano ho un legame karmico che viene da vite precedenti. Per il buddismo i legami con le persone importanti ce li portiamo dietro dalle vite passate”.
Dunque Karma Express è anche un’autobiografia? Solo in parte. I lettori potranno trovare un prisma caleidoscopico (come si diceva in quei mitici anni) in cui rispecchiare, in fondo, anche la propria storia. Il libro narra di Daria, americana di 18 anni, che alla vigilia del matrimonio convince Roger, il suo fidanzato, a intraprendere un viaggio. Un lungo viaggio che le cambierà la vita. Perché si rivelerà un percorso di formazione e consapevolezza. Rivivono i sogni di un’intera generazione, tra narrazione brillante e un’alternanza di flash back considerati dalla prospettiva dell’età matura della sua autrice-protagonista. Che anche oggi, splendida sessantenne, ha molto da raccontare. Come sempre, del resto.
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