Scritte omofobe e volgari offese sui muri di una scuola di danza a Roma, ma anche pesanti atti intimidatori, hanno costretto la struttura alla chiusura. Lo hanno denunciato su Facebook i due soci della Vanity Dance Studio di Centocelle. Le foto che pubblichiamo sono state postate dalla scuola su Facebook per mostrare a che punto sono arrivate le persecuzioni. Che durano da tempo.
“L’episodio intimidatorio è un gravissimo atto di omofobia che si scaglia contro un luogo che produce cultura e arte attraverso la danza”, commenta il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo.
SU FACEBOOK IL POST CON LE FOTO SHOCK
“Dal primo giorno che abbiamo aperto purtroppo abbiamo avuto problemi con alcune persone, minacce… discussioni …inseguimenti … atti intimidatori… allagamenti … tutto documentabile! Con tutte le forze abbiamo cercato di andare avanti cercando di creare un clima familiare all’interno della scuola! Non abbiamo ancora avuto il coraggio di denunciare l’accaduto, oggi troviamo il coraggio di parlare. Queste sono le immagini di quello che abbiamo trovato nella nostra scuola giorni fa! Mi auguro che non accada ad altri quello che oggi è accaduto a noi! Perché tutto questo credetemi fa veramente male!”. Questo il post pubblicato sulla pagina Facebook della scuola di danza insieme alle foto delle scritte omofobe trovate sui muri, due delle quali pubblichiamo qui.
“GLI STESSI EPISODI ANCHE AL TESTACCIO”
“La nostra solidarietà verso la scuola è totale – sottolinea il portavoce del Gay Center Marrazzo -. Conosciamo bene episodi simili che periodicamente si ripercuotono in maniera simile anche presso la nostra sede a Testaccio. Dobbiamo continuare a lottare e non fermarsi, come abbiamo sempre fatto. Noi saremo presto a Centocelle per poter sostenere la riapertura della scuola di danza, sostenendosi a vicenda nei momenti di difficoltà. Chiediamo alle istituzioni di vigilare. Roma non può continuare a subire attacchi omofobi del genere”.
“A ROMA L’OMOFOBIA È FORTE”
“Abbiamo istituito un premio speciale per chi combatte l’omofobia nel mondo della danza con una borsa di studio a chi trasmette un messaggio contro le discriminazioni danzando – dice il presidente del Gay Center, Angela Infante -. Oggi siamo con questa scuola e continueremo ad esserlo laddove siano a repentaglio spazi artistici che producono cultura ed emozioni”. “Ci sono mura da ripulire e una scuola che ha bisogno di essere sostenuta, non solo attraverso la pulizia della scritte omofobe – afferma il presidente di Arcigay Roma, Francesco Angeli -. È necessario un chiaro segnale di solidarietà da parte delle istituzioni in una città che conosce ripetutamente azioni contro le persone gay, lesbiche, bisex e trans“.
Photo credits: Facebook
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