Questa settimana la rubrica di Velvet News “In Libreria” consiglia cinque novità editoriali: un romanzo dedicato a una grande squadra di calcio e ai valori dello sport; il quarto e ultimo episodio di una serie sexy e piena di suspense; una storia coinvolgente ed enigmatica su un segreto da condividere; il thriller da incubo che ha stregato la Francia; la storia di due genitori che accolgono una figlia a lungo desiderata
Il prodigio di Lisbona di Paolo Gulisano
Questo romanzo intreccia fatti, luoghi, persone reali e alcuni personaggi e circostanze che sono frutto dell’immaginazione dell’autore. La storia del Celtic Football Club e dei suoi atleti è tutta vera. La finale di Coppa dei Campioni del 1967 e tutti gli avvenimenti sportivi raccontati si svolsero come descritto. Per il resto, la narrazione ripercorre pagine di storia e vicende personali legate in qualche modo a quell’evento. Una bella lettura, ottima e rilassante per l’estate, che dimostra come il calcio possa diventare un modo di raccontare, attraverso le esperienze di vita vissuta, i valori più profondi dello sport.
La doppia vita di Amy Bensen di Lisa Renee Jones
Quarto e ultimo episodio della serie sexy e piena di suspense di Lisa Renee Jones. “Per sei lunghi anni ho vissuto una vita in fuga, nella paura, e devastata da ciò che avevo perso. Ma il giorno in cui ho incontrato Liam Stone le cose hanno cominciato a cambiare. Lui è molto di più del suo denaro o il suo potere, e persino di più della protezione che mi ha offerto. Lui è passione. È amicizia. È amore e felicità, ed è l’uomo che ha fatto suoi i miei nemici. E ora con il suo aiuto il segreto che mi ha portato a nascondermi è sepolto, e i nostri nemici sotto controllo. Liam e io possiamo finalmente iniziare una nuova vita e lasciarci tutto alle spalle. L’incubo è finito. A meno che…”
Ti racconterò un segreto di Francesco Casamassima
Un luogo angusto, una luce ovattata, voci lontane che accompagnano l’esistenza e scandiscono il tempo. Prende forma così il segreto di Dea e Massimiliano che, barcamenandosi tra la precarietà lavorativa e una stabilità economica che fatica ad arrivare, scoprono come il loro amore li porterà ad affrontare ciò che il destino, inaspettatamente, ha in serbo per loro. Una storia coinvolgente e a tratti enigmatica, che porta a riflettere sui valori più profondi e intimi della vita e non risparmia colpi di scena.
Non spegnere la luce di Bernard Minier
Christine Steinmeyer, conduttrice radiofonica, credeva che la lettera trovata alla vigilia di Natale nella sua casella di posta, con una minacciosa accusa di omicidio, non fosse destinata a lei. Ma l’uomo che ora la sta chiamando in diretta durante il suo show alla radio sembra persuaso del contrario. Per la donna è solo l’inizio di un incubo, come se qualcuno stesse prendendo inaspettatamente il controllo della sua vita, qualcuno che sembra sapere tutto di lei. Ogni cosa su cui Christine faceva affidamento, comincia improvvisamente a crollare. Nel frattempo, il comandante di polizia Martin Servaz, che ha lasciato il lavoro per curare la sua depressione, riceve per posta le chiavi di una stanza d’albergo. La stanza in cui un’artista si è suicidata un anno prima. Qualcuno vuole che Servaz torni in servizio, contro il parere dei medici e all’insaputa di colleghi e superiori. Qualcuno che vuole che le strade di Christine, di Servaz e dell’artista si incrocino, molto pericolosamente.
Anna che sorride alla pioggia di Guido Marangoni
Un’ora dopo aver letto l’esito del test di gravidanza, avevo già montato un canestro in giardino. “È un maschio, me lo sento!“. Perché dopo due meravigliose figlie femmine era giusto, se non pareggiare i conti, almeno bilanciare un po’ le parti. A Daniela l’ultima cosa che interessava era il sesso della creatura che portava in grembo. Bastava che fosse sana, diceva. Che poi è il pensiero di ogni genitore, solo che, quando la vita ti ha già messo alla prova, quel pensiero non lascia spazio a nessun altro. Poi ci fu il succo alla pera. Qualche sorso per svegliare a suon di zuccheri il piccoletto, in modo che si posizionasse a favore di ecografo. Fu quello il giorno in cui capii che mi dovevo preparare, perché qualcosa stava davvero per cambiare. Quando la dottoressa ci convocò e senza tanti preamboli ci disse: “Si tratta della trisomia 21“, invece, capii un’altra cosa: che Daniela era già pronta. “È maschio o femmina?”, chiese, lasciandomi a bocca aperta ancora una volta. Perché adesso sì, l’unica cosa che contava era sapere chi sarebbe arrivato nella nostra famiglia. Era Anna la buona notizia che stavamo aspettando.