Domenica di sangue in Nigeria, dove, in una chiesa nel corso della messa un commando di uomini armati e a volto coperto ha dapprima ucciso un presunto trafficante di droga per poi aprire indiscriminatamente il fuoco sui fedeli.
Uomini armati e con il volto coperto hanno fatto irruzione nella chiesa di Saint Philip a Ozubulu, in Nigeria, nello Stato di Anambra, e hanno aperto il fuoco nel corso della messa mattutina: almeno 11 le vittime, secondo la polizia, ma il bilancio, secondo altre fonti, sarebbe decisamente più pesante, addirittura di oltre 50 morti. Sul web circolano anche video con le immagini del pavimento della chiesa insanguinato.
Il commando armato ha fatto irruzione all’alba, intorno alle sei, quando era in corso il primo servizio domenicale. Testimoni hanno riferito che gli uomini armati cercavano una persona specifica – secondo una fonte, un “signore della droga“, che avevano prima cercato a casa dove gli era stato detto che era andato in Chiesa -: quando lo hanno individuato gli hanno sparato ma poi hanno aperto il fuoco in maniera indiscriminata “anche sugli altri fedeli, che erano un centinaio”.
Il commissario di polizia dello Stato, Garba Umar, che ha ispezionato l’area dopo la strage ha riferito di 8 fedeli morti all’interno della chiesa, mentre altri 3 sono deceduti successivamente. Non ha invece fornito numeri sui feriti. Secondo il commissario, il commando non è arrivato da un altro Stato e la sparatoria è il frutto di scontri tra comunità locali. Illeso il sacerdote che celebrava la messa. Le forze di sicurezza hanno isolato l’area dove il governatore dello Stato, Willie Obiano, si è recato in visita, rivolgendo un appello alla calma.
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