L’uomo, 61 anni, si è impiccato. Dirigeva un gruppo di 130 operai del settore metalmeccanico a Umbertide (Perugia). “Non ce la faccio più a pagare gli stipendi dei miei lavoratori” avrebbe scritto in messaggio.
Un imprenditore di 61 anni del settore metalmeccanico si è suicidato nella sua azienda nella zona di Umbertide (Perugia). L’uomo ha lasciato un biglietto nel quale ha sostenuto di non riuscire più a pagare gli stipendi ai suoi operai.
È l’ultimo di un lungo elenco di imprenditori che dall’inizio della crisi economica del 2008 si sono tolti la vita sommersi dai debiti. L’uomo si è impiccato in un sottoscala dello stabilimento ed è stato trovato morto da un collaboratore. Sulla sua scrivania ha lasciato una lettera di addio nella quale ha tra l’altro scritto che la banca non gli avrebbe più fatto credito e quindi di non sapere come fare a pagare gli stipendi.
Ieri nell’azienda era stato proclamato uno sciopero per protestare proprio contro il mancato pagamento della mensilità. L’imprenditore avrebbe dovuto firmare nella mattinata un accordo con i sindacati. L’uomo era alla guida di un gruppo con 130 addetti. Su quanto successo sono in corso indagini da parte della polizia.
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