Polemica alla Camera dei Deputati tra la Presidente Laura Boldrini ed il Movimento 5 Stelle. Alessandro Di Battista, dopo un botta e risposta in merito alla questione dei vitalizi dei parlamentari in cui i toni si erano alzati, è stato allontanato dall’Aula. A difesa del collega di partito è poi intervenuto Alfonso Bonafede. Ecco come sono andati i fatti…
Scintille alla Camera dei Deputati. I protagonisti? La Presidente Laura Boldrini ed alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle. Ad innescare la polemica è stato un intervento di Alessandro Di Battista che, una volta presa la parola per discutere dei vitalizi dei parlamentari. Quando la Boldrini ha annunciato l’inammissibilità delle proposte di modifiche al bilancio presentate dal Movimento 5 Stelle, i toni hanno iniziato ad alzarsi. Di Battista ha dichiarato: “Cosa ne sa che verrà approvata al Senato? E che non sarà modificata, non sarà annacquata? Lei si può prendere questa responsabilità?”. E la Presidente: “C’è un iter in corso. Lei sta facendo un intervento nel merito. La richiamo all’ordine, lei non può parlare adesso. La smetta, la smetta. Il suo non era un richiamo al regolamento, si attenga alle regole. La smetta, lei ha già parlato”. E poi: “Esca da quest’aula, si allontani dall’aula, la ringrazio”. La Boldrini ha poi definito i toni usati da Di Battista “inaccettabili”.
Alfonso Bonafede è poi intervenuto a difesa del collega di partito allontanato dall’aula: “Il tono lo può giudicare la maestra a scuola, ma non la Presidente della Camera rispetto a deputati eletti democraticamente dal popolo italiano. Lei non può dire che Alessandro Di Battista doveva essere buttato fuori perché aveva un tono sbagliato perché lei non è né la maestra né la mamma di Alessandro Di Battista. Quindi, la invito a scusarsi”.
Alessandro Di Battista, dopo lo scontro in Aula, ha spiegato ai cronisti: “Nell’attesa che questa legge sui vitalizi venga o non venga approvata in Senato, noi abbiamo presentato – e lo possiamo fare – di fatto la stessa norma per abolire i vitalizi qui alla Camera e la Boldrini ha reso inammissibili queste nostre proposte. (…) Lei mi ha tolto la parola, questo è il comportamento tipico della Presidente della Camera che non ti fa mai finire un concetto quando è in difficoltà. Sono quattro anni che mi interrompe, sono quattro anni che non mi fa finire un concetto”.
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