A Tenno, il paese del Trentino in cui vivevano, tutti li credevano una coppia affiatatissima. Lunedì 31 luglio lo shock: Mattia Stranga, 24 anni, e Alba Chiara Baroni, 22, sono morti ammazzati. Si tratta di un terrificante caso di omicidio-suicidio.
I due fidanzati sarebbero dovuti andare a convivere appena dopo l’estate in un appartamento dei genitori di lei. Ieri però sono stati esplosi alcuni colpi di pistola, forse fino a sei, e la loro vita, unita nel sentimento, è stata spezzata per entrambi simultaneamente. È stato Mattia a esplodere i colpi di pistola, secondo quanto ricostruito dagli investigatori.
L’arma è stata trovata nelle mani del ragazzo, operaio alle Cartiere di Riva del Garda. Il suo corpo, riverso per terra sul pavimento del bagno, al secondo piano della sua casa è stato rinvenuto poco distante da quello della fidanzata Alba Chiara. È stato lui a uccidere, ma perché lo ha fatto? Mattia aveva una licenza per il porto d’armi per uso sportivo, ma quell’arma, l’aveva acquistata soltanto pochi giorni fa, secondo quanto scrive sul Corriere della Sera Dafne Roat.
I carabinieri indagano in particolare su una telefonata: sul perché delle parole che Mattia avrebbe detto ad Alba Chiara: “Voglio farla finita, voglio uccidermi”. Parole che fanno gelare il sangue, poiché apparentemente non c’era nulla che andasse male in quella coppia. A quanto sembra la telefonata di Mattia alla sua fidanzata sarebbe stata fatta dopo che lui aveva finito il turno di notte alle Cartiere. Così Alba Chiara è accorsa, forse preoccupata, appena ha finito di lavorare al bar Mirage di Riva dove era di turno la mattina. È uscita ed è corsa da Mattia. Cosa è successo poi resta un mistero.
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