Caos e ritardi nella mattina di martedì 1 agosto agli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa a causa di una protesta non annunciata del personale di terra. Numerosi i disagi per i tanti pronti a partire per le vacanze nel primo giorno di agosto.
Sull’account Twitter ufficiale degli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa si informano così i passeggeri: “Causa agitazione sindacale spontanea del personale di terra si stanno verificando disservizi e ritardi su Malpensa”. La situazione sembra in via di miglioramento invece nell’altro scalo milanese. “A Linate – si legge sempre sull’account Milan Airports – ancora code al check-in, ritardi, ma la situazione si sta normalizzando”. Per ulteriori informazioni si invitano i viaggiatori a contattare direttamente la compagnia aerea. Su Twitter intanto esplode la rabbia dei passeggeri costretti a una lunga attesa in aeroporto. “Vergogna“, si legge in tanti post sul social.
Ma perché un’improvvisa protesta dei lavoratori neanche annunciata? Al centro delle lamentele degli addeti ai bagagli ci sarebbe la volontà di Ags, una delle società che si occupano dei servizi di terra negli scali milanesi, di subappaltare una parte di lavoro alla cooperativa Alpina. I sindacati sono contrari: la ritengono “pericolosa”, quindi “un modo per svalutare il lavoro”.
Il nuovo sciopero improvviso segue il blitz del 6 maggio scorso, quando i lavoratori delle cooperative del trasporto bagagli e dei servizi di terra avevano invaso il check-in di Malpensa di Ryanair per protestare contro la politica degli appalti delle società che hanno in affidamento i servizi. Anche stavolta i lavoratori e i sindacati si oppongono all’ingresso di una cooperativa nei servizi cosiddetti “di rampa”, l’unico dove le cooperative non sono ancora entrate. Venerdì scorso ci sono state alcune assemblee spontanee, dopo il fallimento della trattiva con Enac, scrive Repubblica online. Ieri 31 luglio un’ipotesi di accordo in prefettura a Varese si era conclusa con un nulla di fatto, preludi dello stop selvaggio di oggi.
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