Nel momento della massima emergenza per la quasi totale mancanza di acqua a Roma è bufera sulla municipalizzata dei servizi idrici. Una perquisizione e un avviso di garanzia per inquinamento ambientale si sarebbero verificati giovedì 27 luglio: la prima relativamente agli uffici Acea di piazzale Ostiense a Roma, il secondo recapitato al presidente Paolo Saccani.
Clamorosa svolta giudiziaria per l’emergenza siccità a Roma. Una perquisizione è stata disposta dalla procura di Civitavecchia presso gli uffici di Acea Ato 2 Spa in piazzale Ostiense a Roma in riferimento alla crisi idrica del lago di Bracciano. Lo comunicano in una nota i carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico), a cui sono delegate le indagini. Un avviso di garanzia per inquinamento ambientale sarebbe stato emesso nei confronti del presidente di Acea Ato2 Paolo Saccani.
Due sarebbero inoltre, scrive online Il Messaggero, le denunce riguardo la criticità del lago di Bracciano presentate alla procura di Civitavecchia che ha delegato le indagini ai carabinieri del Noe di Roma. A presentarle un parlamentare e alcuni sindaci delle aree che affacciano sul lago. “Con riferimento alla criticità ambientale che sta interessando il lago di Bracciano, oggetto negli ultimi giorni di enfasi mediatica, si rappresenta che sono state presentate più denunce alla Procura della Repubblica di Civitavecchia”.
“La magistratura – prosegue la nota – ha delegato le indagini ai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) di Roma – si legge nella nota – disponendo la contestuale esecuzione di una perquisizione locale, previa notifica di avviso di garanzia per inquinamento ambientale, presso gli uffici di Acea Ato 2 S.p.A. siti a Roma in piazzale Ostiense n. 2, al fine di sequestrare documentazione relativa alla captazione di acqua dal bacino lacustre”.
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