Torna la paura ad Amatrice e Campotosto, nel micidiale incrocio di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria. Nella notte un sisma violento ha fatto pensare al peggio. Non sono segnalati al momento danni anche se la situazione dell’Italia centrale devastata dai terremoti dello scorso anno e dell’inizio del 2017 resta molto precaria.
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata registrata nella notte fra venerdì 21 e sabato 22 luglio alle 4:13 del mattino tra le province dell’Aquila, Rieti e Teramo. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 14 km di profondità; l’epicentro è stato a 3 km da Campotosto (L’Aquila), 8 da Amatrice (Rieti) e 12 da Crognaleto (Teramo). La scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione, anche fino a Rieti. Ma anche ad Ancona e, più debolmente, a Roma. Si sono verificate repliche immediate di magnitudo più basse: 2.4, 2.1 e 2.0.
La Protezione civile conferma che al momento non sono stati segnalati danni a persone o cose in seguito alla scossa della notte. La Sala situazione Italia del Dipartimento si è messa subito in contatto con le strutture locali del Sistema nazionale di Protezione civile, per le verifiche del caso
“La scossa si è sentita abbastanza anche se siamo abituati a sentirne di più forti. Nessuno è sceso in strada ma ormai qui a Campotosto, e nella frazione di Mascioni, siamo pochi. Siamo soli, la gente non viene più, ha paura, le scosse continuano, non è una bella situazione”, ha detto all’agenzia Adnkronos il vicesindaco di Campotosto, Gaetana D’Alessio. “Abbiamo notato un netto cambiamento di temperatura: ieri sera faceva caldo, stamattina c’è freddo”, ha aggiunto.
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