Alcuni dirigenti del Prato calcio, squadra di Lega Pro (la ex Serie C) avrebbero alterato i risultati di alcune partite e favorito l’ingresso illegale in Italia di minorenni africani, alcuni dei quali poi ceduti a ignare squadre di serie superiore. Coinvolte anche due squadre di serie A e una di serie B.
Gli arrestati sono i presidenti delle due squadre di calcio del Prato e della Sestese (Sesto Fiorentino, Firenze), un procuratore sportivo e una donna di origine ivoriana, ma sono state effettuate perquisizioni anche a carico di arbitri di calcio, presidenti, segretari e direttori sportivi di altre società. La procura ha disposto l’acquisizione di documentazione anche presso due squadre di serie A, una di serie B e una di Lega Pro. Interessate dall’operazione di polizia le province di Prato, Firenze, Rimini, Pistoia, Siena, Pisa, Perugia, Arezzo.
Complessivamente quindi la polizia di Prato ha eseguito giovedì 20 luglio quattro misure cautelari e numerose perquisizioni per immigrazione clandestina, falso documentale e favoreggiamento reale a carico di persone legate al mondo del calcio. A carico di molti di loro sono anche emersi profili di responsabilità per frode sportiva consistita nell’aver alterato alcuni risultati calcistici.
Gli indagati avrebbero procurato illegalmente l’ingresso in Italia di cittadini di origine africana, in particolare ivoriani minorenni, producendo presso l’Ambasciata Italiana di Abidjan (la capitale della Costa D’Avorio), e poi presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Prato, documentazione attestante false parentele, quali quella di maternità biologica e filiazione naturale rispetto ai minori, allo scopo di ottenere il rilascio dei visti di ingresso per motivi di ricongiungimento familiare, con successivo ottenimento dei permessi di soggiorno per motivi familiari. L’operazione – a quanto si apprende – è nata da una indagine su un sospetto caso di immigrazione clandestina, che ha fatto emergere una serie di illeciti di varia natura.
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