Una giovane architetto napoletana di 44 anni, Mirta Rem Picci, si è uccisa gettandosi da una finestra della Reggia di Caserta. È successo lunedì 17 luglio. Alla tragedia hanno assistito alcuni testimoni, colleghi e operatori. Uno di loro ha avuto un malore.
Il dolore della famiglia, degli amici e dei suoi conoscenti è acuito dalla drammatica modalità, se così si può dire, con la quale Mirta Rem Picci si è tolta la vita. Tutto è avvenuto lunedì 17 luglio. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli investigatori della Questura di Caserta, la 44enne, che già nei giorni precedenti era venuta alla Reggia di Caserta, lunedì mattina si è recata negli uffici della Sovrintendenza posti nel secondo cortile interno sulla destra del cannocchiale; ha fatto il pass allo sportello a pian terreno, dicendo di dover andare in biblioteca.
Ha quindi preso l’ascensore, è arrivata al terzo piano dove sono situati gli sia uffici amministrativi della Sovrintendenza che la stessa biblioteca. Uscendo dall’ascensore non si è diretta però verso il posto che aveva indicato, ma è stata vista da un custode parlare animatamente a telefono e dirigersi verso una vicina finestra che dava sul cortile; a questo punto la donna ha scavalcato e si è lanciata, nonostante il tentativo disperato del custode di fermarla. L’uomo ha avuto un malore.
“L’abbiamo sentita litigare al telefono, dopo ha riagganciato e si è seduta sul davanzale della finestra, proprio lì, di fronte agli uffici della Soprintendenza”, è il racconto di alcuni testimoni, secondo quanto riporta Il Mattino di Napoli. “Ha smanettato per qualche secondo con il cellulare, ma quando ha capito che volevamo salvarla si è lasciata cadere nel vuoto”. La Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sul luogo del suicidio si è recato anche Mauro Felicori, il manager del sito reale, sconvolto. “Siamo tutti sotto choc – ha riferito Enzo Zuccaro dell’ufficio stampa della Direzione della Reggia – e lo è specialmente il nostro collega che l’ha vista cadere, per il quale siamo stati costretti a chiamare il 118. Sembra che nessun turista l’abbia invece notata”.
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