Riesumato il corpo del centrocampista Denis Bergamini, molte le incongruenze con la vecchia autopsia. Gli inquirenti hanno ascoltato il supertestimone che, tempo fa, contattò la famiglia del calciatore del Cosenza.
Una morte misteriosa quella di Denis Bergamini, all’epoca dei fatti ritenuta un suicidio mentre oggi si indaga per omicidio. Da quella tragica sera sono passati quasi 28 anni. Era il 18 novembre 1989 quando, sulla statale Jonica al chilometro 401, all’altezza di Roseto Capo Spulico, il centrocampista del Cosenza, stando quanto dichiarato da Isabella Internò, si è gettato sotto un camion. L’uomo, secondo la ricostruzione che diede la sua ex fidanzata, fermò la Maserati bianca al ciglio della statale dopo una lite furiosa con quest’ultima, per poi scendere e tuffarsi sotto al camion in transito, ponendo fine alla sua vita. Il racconto della ragazza a suo tempo non ha mai convinto del tutto i magistrati, ma il caso venne archiviato come un suicidio. Il 12 aprile del 2017 il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, ha comunicato ad Isabella Internò di essere indagata per omicidio premeditato di Denis Bergamini, aggravato da crudeltà e futili motivi, in concorso con Raffaele Pisano, conducente del camion.
Proprio grazie alla riapertura delle indagini è avvenuta la riesumazione del corpo del calciatore del Cosenza. La nuova autopsia su Denis Bergamini ha riscontrato delle evidenti incongruenze con l’autopsia che venne fatta all’epoca dei fatti. Le prime anomalie riguardano l’integrità della spina dorsale, non compatibile con l’incidente descritto da Isabella Internò. Inoltre sulla testa del femore è stato trovato un taglio che non fu dichiarato nell’autopsia fatta all’epoca dei fatti. Come riporta Il Resto del Carlino, è emersa anche la presenza di un supertestimone, già sentito dagli inquirenti, che avrebbe assistito a momenti determinanti del delitto. Un uomo che, negli ultimi giorni, ha contattato la stessa famiglia Bergamini, che da sempre non ha mai creduto alla tesi del suicidio.
Altro fatto anomalo riguarda il mistero dei vestiti di Denis: gli abiti indossati quel giorno dal calciatore sono letteralmente spariti. Alla sorella Donata dissero che vennero buttati in un inceneritore. Le uniche cose che si sono salvate da questa eccessiva “pulizia” sono le scarpe, immacolate per essere quelle di una persona che si è buttata sotto ad un camion e che è stata trascinata per circa 50 metri, l’orologio e la catenina d’oro. Tutti gli oggetti sono rimasti perfettamente integri nonostante il presunto impatto dichiarato dall’ex fidanzata, Isabella Internò. Ad essere contesta anche la posizione in cui venne ritrovato l’uomo: coricato a pancia in sotto. Stando ai primi riscontri avvenuti sulla salma riesumata, Denis Bergamini presenta lesioni che dimostrerebbero come il centrocampista è stato schiacciato dal ventre verso la schiena e non viceversa. “Lo squarcio si apre sulla pancia – afferma l’avvocato della famiglia – e quindi è evidente dai risultati che Denis fosse coricato supino e non prono, esattamente il contrario di quello che mostrano le fotografie dell’epoca”. La tesi è quindi di una messa in scena di un finto suicidio. Denis, molto probabilmente è stato ucciso e poi portato sulla statale dove è stato inscenato lo scontro con il camion di Raffaele Pisano.
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