La capotreno controllava i biglietti quando alcuni ragazzi, sprovvisti dei ticket di viaggio, l’hanno circondata e aggredita fisicamente. Nessuna denuncia da parte della donna e di Trenitalia.
Ennesimo episodio di violenza contro una donna. Questa volta non nelle mura di casa ma all’interno di un treno in Sardegna, sulla linea che va da Porto Torres a Cagliari, e i protagonisti che hanno compiuto l’aggressione sono semplici viaggiatori. Una episodio scioccante. La capotreno di 55 anni stava svolgendo il suo ordinario servizio di controllo dei biglietti, fino a quando non ha chiesto il ticket di viaggio al gruppo di ragazzi che ne erano sprovvisti. Una reazione spropositata quella compiuta dai giovani nigeriani che, essendo in torto, hanno deciso di accerchiare la donna, visto la maggioranza numerica, aggredendola e palpeggiandola.
La Polizia Ferroviaria ha identificato gli aggressori ma, al momento, non vi sono provvedimenti di fermo. Dure le polemiche e gli interventi dei rappresentanti sindacali. Antonio Piras, segretario generale di categoria ha dichiarato: “Non si può continuare così, con i lavoratori dei trasporti in balia dei violenti. Ormai registriamo un episodio di violenza al giorno e le lavoratrici e i lavoratori non possono essere lasciati soli. Chiediamo a Protezione aziendale di Trenitalia un incontro urgente per valutare ulteriori azioni e iniziative da mettere in campo per meglio tutelare l’incolumità fisica del personale di front-line”. Una richiesta che da mesi è stata avanza dai lavoratori di Trenitalia che giornalmente si espongono a violenze gratuite.
I casi di aggressioni a capotreno sono numerosi e alcuni dei quali anche con gravi conseguenze: come il caso dell’11 giugno 2015 quando, a Milano, un capotreno è stato colpito a colpi di machete. Il segretario Fit Cisl Sardegna, Valerio Zoccheddu, e la responsabile del Coordinamento donne della stessa sigla, Claudia Camedda, sono della stessa idea di Piras, denunciando la sempre più crescente solitudine del personale di bordo e chiedendo con forza alla direzione di Trenitalia Sardegna di farsi carico, con iniziative di prevenzione, “Di salvaguardare l’incolumità dei lavoratori e delle lavoratrici che quotidianamente sono vittime di aggressioni fisiche e verbali”.
Aggiornamento del 16 luglio ore 13.00: La capotreno non ha sporto denuncia per l’aggressione avvenuta la mattina del 15 luglio. Stando alla ricostruzione fatta da Trenitalia di quanto è avvenuto a bordo del convoglio, sentendo la stessa protagonista, non vi sarebbero state violenze fisiche ma solo verbali. Un diverbio. La capotreno stava controllando i biglietti quando ha raggiunto il gruppo di stranieri, circa una decina di persone, molti dei quali erano senza ticket. Solo alcuni di loro si sarebbero agitati, iniziando a inveire contro la donna. In queste fasi concitate, la capotreno sarebbe stata sfiorata su un braccio o su una gamba, nessun palpeggiamento quindi, precisa Trenitalia riferendosi alla ricostruzione fornita ieri dai sindacati.
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