“Il giornalismo è verità”. La grande lezione di Letizia Leviti rivive nel Premio a lei dedicato

Il 21 luglio a Firenze i vincitori del Premio giornalistico nazionale Letizia Leviti, intitolato alla cronista di SkyTg24, morta prematuramente a 45 anni nel 2016. La giuria sarà presieduta dal fondatore e primo direttore di SkyTg24, Emilio Carelli. A seguire concerto di musica classica: solista il sindaco Dario Nardella

Il suo amore per il giornalismo era amore per la vita, per le persone. Era interesse per le persone, non per l’audience”. Giovan Battista Varoli è in piedi davanti al microfono sul palchetto della Sala Cosimo I di Palazzo Vecchio a Firenze. Le braccia conserte, quasi a difendersi, parla con calma, anche se l’emozione è forte. Sta ricordando la moglie Letizia Leviti, giornalista inviata di guerra di SkyTg24, prematuramente scomparsa per un male che se l’è portata via nel 2016, a soli 45 anni.

Il marito di Letizia parla per penultimo. Perché ultima parla lei. Viene infatti proiettato subito dopo un filmato con immagini della giornalista e l’audio del suo ultimo messaggio agli amici e ai colleghi: il suo testamento spirituale e giornalistico che, appena fu reso noto, in morte di Letizia, ebbe una larghissima diffusione sui mass media e sui social media. “Il nostro lavoro è verità, deve essere verità – diceva Leviti -. Abbiamo un debito verso i telespettatori. Dobbiamo non accontentarli, dobbiamo dire sempre la verità“. Un giornalismo, per usare ancora le parole di Letizia, “interessato a sapere e raccontare non solo ‘cosa è successo’, ma soprattutto ‘come è successo’, attento a momenti, sfumature, espressioni, impressioni, dettagli che spesso vengono sacrificati per fretta, disattenzione, preconcetto editoriale”.

Emilio Carelli alla presentazione del Premio giornalistico Letizia Leviti a Firenze

La verità dei contenuti e l’approfondimento della notizia, da privilegiare sempre rispetto alla ricerca del consenso e del successo mediatico di un giornalista. È in nome di questi valori professionali e umani che oggi, lunedì 10 luglio, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha ospitato la presentazione del Premio Letizia Leviti, promosso dall’omonima associazione. Il 21 luglio prossimo saranno proclamati i vincitori della prima edizione: giornalisti professionisti che si sono distinti nelle categorie carta stampata, tv, web e giovani under 35, scelti sulla base dei principi vissuti e affermati da Letizia: saper ricostruire gli avvenimenti con attenzione, scavare nella notizia secondo verità e raccontare i fatti con integrità e rigore morale. La giuria del Premio è presieduta da Emilio Carelli, fondatore e primo direttore di SkyTg24, che ha fortemente voluto, assieme ai familiari di Letizia, sia l’associazione che il premio dedicati alla memoria e i a valori di una delle sue croniste di punta. Accanto al fondatore di SkyTg24 ci saranno Paolo Mieli, Mario Orfeo, Paolo Graldi, Giovanna Lio, Giuseppe Benelli e Giovan Battista Varoli.

A gennaio 2018 sarà online sul sito web dell’Associazione (www.associazioneletizialeviti.org) il bando del Premio Letizia Leviti Under 30, per giornalisti non ancora assunti sotto i trent’anni di età: in palio tre stage nella redazione di Sky. Appuntamento, intanto, venerdì 21 luglio 2017 per la prima edizione del Premio, come detto. Alle 18 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze la cerimonia di premiazione. A seguire concerto su musiche di Vivaldi e Tchaikovsky, con la direzione di Giovan Battista Varoli e Giuseppe Lanzetta. Solista il sindaco stesso: Dario Nardella, che è anche un violinista.

 

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella

Photo credits: Ufficio Stampa

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