Il portiere del Milan, Gianluigi Donnarumma, sta per rinnovare firmando un contratto di 5 anni per un ingaggio complessivo di 30 milioni di euro. Aveva chiesto di fare l’esame di maturità da privatista ma non si è presentato. E non ha fatto una bella figura.
“Un comportamento che rappresenta una grave mancanza di rispetto per la scuola, per la Commissione e per gli studenti delle classi coinvolte”: è il duro commento della professoressa Elda Frojo, presidente della Commissione d’esame di fronte alla quale Gianluigi Donnarumma doveva sostenere l’esame di maturità per diplomarsi, da privatista, in ragioneria all’istituto paritario Leonardo da Vinci di Vigevano.
La notizia è riportata in un articolo sul sito web della Gazzetta dello Sport. “Il signor Donnarumma – ha detto all’Ansa l’insegnante, che è preside all’istituto professionale Pollini di Mortara – ha chiesto di sostenere le prove suppletive. Il Miur, giustamente, cerca di incoraggiare coloro che si dedicano allo sport ma vogliono comunque proseguire negli studi. Nel caso del signor Donnarumma si è ritenuto che la partecipazione ai Campionati Europei under 21 giustificasse la richiesta. Chiaramente questo ha comportato un rallentamento dei lavori: i colloqui d’esame sono stati interrotti per consentire all’ormai ex candidato di sostenere le prove scritte“.
Ma Donnarumma all’esame di maturità non si è presentato: ha preferito andare in vacanza a Ibiza con la fidanzata. “Faccio presente – ha sottolineato la presidente della Commissione – che oltre al signor Donnarumma ci sono 57 candidati che stanno affrontando l’esame, alcuni dei quali hanno problemi familiari gravi. Eppure sono venuti ad affrontare le loro prove. Forse supereranno gli esami, forse no, in ogni caso non si sono sottratti”. Proprio in conseguenza di questa vicenda, sulla Gazzetta il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli è intervenuto sulla vicenda, scrivendo una lettera aperta al portiere del Milan e invitandolo a sostenere l’esame con convinzione il prossimo anno. “Gambe e testa possono stare insieme, sport ad alto livello e studio non sono incompatibili”.
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