Chiuse le indagini sull’omicidio di Antonella Lettieri, prosciolti tutti gli indagati tranne uno: Salvatore Fuscaldo sarà l’unico che dovrà rispondere del delitto nel corso del processo.
Si sono concluse le indagini riguardanti l’omicidio di Antonella Lettieri, la commessa di Cirò Marina massacrata all’interno della propria abitazione, lo scorso 8 marzo 2017. L’unico indagato ed in carcere per il delitto è Salvatore Fuscaldo, vicino di casa e migliore amico della vittima e, secondo la sua versione, amante per diversi anni. L’uomo, bracciante agricolo 50enne, ha confessato di aver ucciso da solo Antonella Lettieri, con due armi – un coltello serramanico e un tubo in ferro di circa 50 centimetri – poiché stanco delle continue minacce e richieste di soldi da parte della donna in cambio del suo silenzio sulla loro relazione. La famiglia Lettieri continua a sostenere che quanto dichiarato da Salvatore Fuscaldo sul probabile movente si tratti solo di falsità e sin dall’inizio di questa terribile vicenda continuano a chiedere giustizia.
Con la chiusura delle indagini si avvia il meccanismo giuridico che porterà il presunto assassino, Salvatore Fuscaldo, davanti ai giudici. Stando alle ultime notizie riportate dal settimanale Giallo, gli inquirenti hanno definitivamente prosciolto da ogni accusa Caterina Avena e Gaetano Fuscaldo, rispettivamente moglie e figlio di Salvatore. Prosciolto anche Francesco Manfredi, l’uomo che per anni aveva corteggiato Antonella Lettieri sperando in un futuro insieme, indagato come atto dovuto nei mesi successivi al delitto. L’unico quindi ad andare a processo, dove dovrà rispondere all’accusa di omicidio premeditato aggravato dalla crudeltà, resta Salvatore Fuscaldo. Gli avvocati Mario Nigro e Francesco Amodeo, difensori del reo confesso, hanno commentato le ultime novità sulla pagine del settimanale diretto da Andrea Biavardi, asserendo: “Finalmente la moglie e il figlio di Salvatore Fuscaldo sono stati prosciolti da ogni accusa. Per mesi li hanno additati come dei mostri, ma erano completamente estranei alla vicenda. Adesso il loro incubo è finito”. E sul loro assistito hanno aggiunto: “Cercheremo di dimostrare che non ha agito con premeditazione”.
Nonostante la chiusura delle indagini sull’omicidio di Antonella Lettieri, i dubbi restano ancora numerosi, a partire dal movente, dalle dinamiche e soprattutto dalla presenza sulla scena del crimine, come riporta il settimanale Giallo, del Dna del figlio di Salvatore Fuscaldo. Gaetano ha sempre raccontato di essere stato fuori con amici la sera dell’uccisione della commessa, versione confermata dalle persone che erano con lui. L’altro mistero riguarderebbe la seconda arma – il coltello serramanico – che non è ancora stato ritrovato. Eppure Salvatore aveva dichiarato di aver seppellito entrambe le armi. Forse lo ha fatto in due luoghi differenti? Se così fosse come mai non ha indicato anche il luogo in cui ha seppellito il coltello? Il dubbio è che ad uccidere la povera Antonella siano stati due persone. Inoltre anche il comandante dei Carabinieri, nei mesi precedenti, riguardo alla confessione di Salvatore Fuscaldo aveva dichiarato: “La confessione non appare spontanea ed è influenzata dagli elementi di prova raccolti a carico dell’indagato e dalla volontà di escludere altre persone nell’omicidio”.
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