A seguito di denunce da parte di alcuni degli oltre 1500 feriti nella notte tragica della Champions, la prima cittadina del capoluogo piemontese sarebbe sotto inchiesta. Ma il suo portavoce smentisce. E il procuratore Spataro non conferma.
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La sindaca di Torino, Chiara Appendino, sarebbe stata iscritta nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura sabauda sulla calca spaventosa di migliaia di persone che provocò in Piazza San Carlo, durante la finale di Champions League della Juventus, oltre 1.500 feriti, tra cui una donna gravissima, Erika Pioletti, morta il 15 giugno in ospedale.
La notizia, riportata da giornali e media online fra mercoledì 28 e giovedì 29 giugno, è stata però smentita dal portavoce della sindaca, Luca Pasquaretta: “Non abbiamo ricevuto nulla, nessuna comunicazione dalla procura. Smentiamo categoricamente”, ha detto il portavoce. Interpellato in merito, il procuratore Antonio Spataro risponde: “Non confermo né smentisco”.
La sindaca sarebbe sotto inchiesta in seguito alle denunce di alcuni dei feriti nella finale di Champions, il 3 giugno scorso. Oltre ad Appendino, sarebbero indagati anche Maurizio Montagnese, presidente di Turismo Torino, l’ente che organizzò l’iniziativa, e il suo numero due, Danilo Bessone.
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