Il mistero di Maria Chindamo si infittisce ancora: il corpo si trova vicino al Mesima?

Continuano le ricerche del corpo di Maria Chindamo, l’imprenditrice scomparsa più di un anno fa. Al setaccio con le ruspe la zona che segna il confine tra la provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia.

Continuano le ricerche del corpo di Maria Chindamo, l’imprenditrice agricola 44enne di Laureana di Borrello, sequestrata e fatta sparire nel nulla la mattina del 6 maggio del 2016. Su disposizione della Procura di Vibo Valentia, guidata da Giordano Bruno, due mezzi movimento terra, in dotazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vibo Valentia, hanno scavato nella località di Mesima, a ridosso del corso d’acqua che segna il confine con la provincia di Reggio Calabria e quella di Vibo Valentia.

Le ruspe si stanno muovendo lungo più direttrici, sempre sotto l’occhio vigile dei Carabinieri della Compagnia di Tropea, comandata dal capitano Dario Solito, e dai militari del Comando provinciale dell’Arma, guidato dal tenente colonnello Filippo Magro, nonché dal personale della Procura. Ci si è allontanati dalla zona limitrofa di Laureana di Borello, dove si trova l’azienda agricola di Maria Chindamo, nella quale è stata rivenuta la mattina della scomparsa l’auto della donna con lo sportello aperto e diverse tracce di sangue. Ora il territorio in esame è quello lungo il corso d’acqua Mesima e nelle zone limitrofe, nella speranza di trovare nuovi indizi e nuovi elementi. Non si arrendono quindi gli inquirenti che, con il massimo riserbo, proseguono le indagini nel tentativo di fare luce su un mistero che va avanti ormai da oltre un anno.

La Procura di Vibo, diretta da Bruno Giordano, ha dato un nuovo impulso alle indagini e già da un mese le ricerche sono ripartite: inizialmente si è scavato nei territori limitrofi all’azienda agricola di Maria Chindamo, per poi setacciare la zona tra Limbadi e Rosarno. La speranza è quella di trovare il corpo dell’imprenditrice così da fare chiarezza sugli ultimi momenti di vita della donna. Per chi indaga, scavare in cerca di Maria Chindamo è l’unico modo per dare un nome e un cognome all’assassino della donna.

 

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