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Nuovo attentato a Londra, furgone contro i fedeli di una moschea: un morto e diversi feriti

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Redazione Velvet News

Londra senza pace. Questa volta a essere presi di mira da un attacco terroristico sono i fedeli musulmani della moschea di Finsbury Park investiti da un furgone nella notte fra ieri e oggi 19 giugno subito dopo la preghiera serale del mese sacro di Ramadan. Arrestato un uomo bianco di 48 anni che era alla guida del van.

Al momento si contano un morto accertato e almeno 8 feriti ricoverati in ospedale, tre gravi, mentre l’uomo alla guida è stato arrestato dalla polizia dopo esser stato tirato fuori dal veicolo da alcune delle persone scampate all’investimento e bloccato in quella che testimoni hanno definito una violenta colluttazione.

“È UN ATTO TERRORISTICO”

La polizia indaga sull’accaduto come “un potenziale attacco terroristico“, ha dichiarato verso l’alba la premier Theresa May dopo le cautele ufficiali iniziali, annunciando per la mattinata la riunione d’un comitato di emergenza da lei stessa presieduta. Per il Muslim Council of Britain, punto di riferimento istituzionale della numerosa comunità islamica del Regno Unito, non ci sono del resto mai stati dubbi: quelle persone sono state colpite “deliberatamente”, aveva denunciato l’organizzazione quasi subito in una nota, per poi rincarare la dose ed evocare “una violenta manifestazione d’islamofobia”, con la richiesta alle autorità di garantire maggiore “protezione alle moschee”.

IL SINDACO KHAN

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha condannato il “terribile attacco terroristico contro persone innocenti”. Su Facebook il primo cittadino della capitale britannica ha aggiunto che i suoi “pensieri e le preghiere vanno a tutti i colpiti”. Khan, anche lui musulmano, si è congratulato con i servizi di emergenza, “che hanno risposto rapidamente e lavorato per tutta la notte”. “Ancora non conosciamo tutti i dettagli, ma questo è stato chiaramente un attacco deliberato contro innocenti londinesi, molti dei quali stavano terminando le loro preghiere del Ramadan – ha aggiunto Khan -. Se da una parte questo sembra essere un attacco contro una specifica comunità, come i terribili attacchi a Manchester, Westminster e al London Bridge, si tratta anche di un assalto a tutti i nostri valori condivisi di tolleranza, libertà e rispetto”.

IL RACCONTO DEI TESTIMONI

Le testimonianze confermano la stessa impressione. Tutti i presenti hanno raccontato di quel van piombato sulla gente ad alta velocità e di persone, giovani e anziani, colte di sorpresa e sbalzate sull’asfalto. Quando il mezzo si è fermato, l’uomo alla guida – descritto come “bianco e senza barba” e successivamente identificato da Scotland Yard come un 48enne – è stato affrontato dalla folla inferocita. Uno di coloro che affermano di essere intervenuti, Abdikadar Warfa, ha detto ai media di aver tentato di “bloccare” con altri l’investitore per consegnarlo alla polizia.

VIOLENTA COLLUTTAZIONE CON L’ATTENTATORE

L’uomo pare abbia reagito violentemente (secondo l’Evening Standard avrebbe anche accoltellato una persona, ma Scotland Yard al momento nega), venendo a suo volta colpito da pugni e calci. Fino a quando gli agenti non sono arrivati, prendendolo in consegna. Voci incontrollate hanno continuato a ipotizzare anche la presenza di altre due persone sul van, datesi poi alla fuga, ma nemmeno questo trova per ora conferma. La polizia intanto presidia la zona in forze e blocca l’accesso a Seven Sisters road, teatro dell’episodio.

LO SHOCK DI CORBYN, ELETTO A FINSBURY 

E “totalmente scioccato” si dice anche il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn, popolare deputato da 35 anni del collegio di Islington North, di cui Finsbury Park fa parte. Corbyn assicura d’essere in contatto con i responsabili della moschea oltre che con la polizia. E così il sindaco di Londra, Sadiq Khan, musulmano egli stesso. La moschea di Finsbury Park ha avuto in passato pessima fama. Una decina di anni fa vi trovò la sua ‘tribuna’ Abu Hamza, predicatore d’odio poi arrestato ed estradato infine negli Usa; e fu frequentata anche da Richard Reid, l’uomo che nel 2001 cercò di far esplodere un ordigno nascosto nella sua scarpa su un volo American Airlines Parigi-Miami. Tuttavia, dopo essere stato chiusa d’autorità per un periodo, ha riaperto con una nuova leva di leader religiosi che – scrive l’agenzia Pa – si mostrano oggi impegnati nel dialogo interconfessionale.

Photo credits: Twitter

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