Tanta la paura fra i lavoratori a Landriano, in provincia di Pavia. Una fuga di sostanze tossiche da un impianto chimico ha investito in pieno decine di persone provocando loro bruciori agli occhi e alla gola. Ricoverati d’urgenza all’ospedale nella notte, anche se nessuno sarebbe grave
Una fuga di sostanze tossiche da un’impianto che produce solventi organici e materiali per ditte farmaceutiche ha provocato l’intossicazione di 39 persone a Landriano, comune in provincia di Pavia. Si tratta dei lavoratori di un’altra azienda, investiti in pieno da una sorta di piccola nube tossica trasportata dal vento nell’area adiacente all’impianto chimico.
L’allarme è scattato alle 23.44 di ieri sera 16 giugno, in via Intini dove “diversi lavoratori della ditta trasporti Bartolini – adiacente agli impianti della Bitolea (l’azienda chimica) – lamentavano bruciore agli occhi e alle vie respiratorie”, riferisce l’Areu, l’Azienda regionale di emergenza urgenza della Lombardia. Tra gli intossicati ci sono anche due dipendenti dello stesso impianto chimico dove si sarebbe generata la fuga di sostanze.
Oltre ai soccorritori sono intervenuti anche i vigili del fuoco e personale dell’Arpa assieme a nove ambulanze e un’automedica. I pazienti – nessuno in condizioni gravi (tutti codice verde) – sono stati portati negli ospedali di Pavia, Vigevano, Melegnano, San Donato, Lodi e Codogno. La sostanza tossica sarebbe stata trasportata dal vento verso la ditta di trasporti. Sono in corso accertamenti per stabilire le cause della fuoriuscita.