Nella serata del 15 giugno è morta Erika Pioletti, la 38enne ricoverata all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino dallo scorso 3 giugno, quando era stata colta da un infarto da schiacciamento, nella calca spaventosa di piazza San Carlo, seguita al panico per un presunto attentato che non c’è stato, durante la finale di Champions Juventus-Real Madrid.
Quella sera la Juventus giocava la finalissima di Champions League a Cardiff contro il Real Madrid e in piazza San Carlo migliaia di tifosi bianconeri assistevano alla partita dai maxischermi. A un certo punto, per cause che la magistratura sta accertando, si è scatenato il panico: forse il rumore di una ringhiera spezzata, forse un petardo, poi le urla “c’è un kamikaze…un attentato…”, e la gente è impazzita: il panico si è impadronito della folla, in tanti si sono messi a scappare travolgendo altri.
Alla fine si sono contati oltre 1500 feriti. E adesso anche una vittima: Erika Pioletti, 38 anni, di Domodossola. I suoi genitori hanno espresso la volontà di donare gli organi. La Procura di Torino, che indaga sui fatti di piazza San Carlo, sta valutando la riqualificazione del reato, al momento ipotizzato contro ignoti, da lesioni colpose a omicidio colposo. Ora molti torinesi chiedono alla sindaca Chiara Appendino di annullare i festeggiamenti e i fuochi d’artificio di San Giovanni, patrono della città, che si celebra il 24 giugno.
È stato proclamato il lutto cittadino. Un lutto che la sindaca esprime anche su Facebook mettendo come immagine di copertina una foto nera. “Per rispetto della famiglia, Torino non ha proprio niente da festeggiare, sindaco ci pensi”, scrive un utente a cui fanno eco molti altri. “Forse i fuochi di San Giovanni sarebbe meglio non farli quest’anno”, scrive un altro torinese mentre c’è chi si augura anche che “i fondi dei fuochi per la festa di San Giovanni vadano alla famiglia di Erika per pagare le varie spese, come il funerale”. Da più parti arriva anche l’invito a evitare “in questo momento di dolore le polemiche” e a lavorare per fare chiarezza su quanto accaduto.
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