La Corte d’Assise di Arezzo ha autorizzato Padre Graziano, accusato del delitto di Guerrina Piscaglia, a celebrare i sacramenti. Il pm Marco Dioni si è espresso negativamente sull’istanza della difesa.
Si torna a parlare del caso di Guerrina Piscaglia, la casalinga di Ca’ Raffaello, in provincia di Arezzo, misteriosamente scomparsa il primo aprile del 2014. Del suo delitto è stato accusato Padre Graziano, guida spirituale con la quale, secondo quanto sostenuto dall’accusa, la vittima ha avuto una relazione. L’uomo è attualmente ai domiciliari nel convento dell’ordine canonicale dei Premostratensi a Roma. Padre Graziano è stato condannato in primo grado a 27 anni di reclusione, pur proclamandosi, ancora oggi, innocente. Nonostante le gravissime accuse (omicidio e soppressione di cadavere) al prete sono state concesse alcune “libertà”, come le celebrazioni in chiesa.
Questa sera, 16 giugno 2017, Quarto Grado affronterà il caso di Guerrina Piscaglia, ponendo l’accento sugli ultimi aggiornamenti in merito, in particolare sulle novità nella vita di Padre Graziano. Il prete, costretto agli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico, ha già potuto sperimentare qualche accenno di libertà, potendo per esempio celebrare la messa. Sembrerebbe che i limiti siano ulteriormente diminuiti. Pochi mesi fa il prete ha celebrato addirittura un battesimo e tre comunioni, svoltesi presso la chiesa del convento dei Premostratensi, dove Padre Graziano sta scontando i domiciliari. L’autorizzazione, che ha fatto discutere, è stata rilasciata in favore dell’uomo lo scorso 5 maggio dalla Corte d’Assise di Arezzo, appositamente riunitasi dopo la richiesta inviata dal difensore del prete, l’avvocato Riziero Angeletti. Per il pubblico ministero, Marco Dioni, si trattava di una richiesta inammissibile, tuttavia, il presidente della Corte, Clelia Galantino, insieme ai giurati, ha dato il benestare. Le celebrazioni da parte di Padre Graziano erano previste proprio nel mese di giugno e sembrerebbe che i destinatari dei sacramenti, assieme alle loro famiglie, da tempo conoscessero il sacerdote accusato di omicidio.
Dopo le polemiche sull’autorizzazione ottenuta, l’attenzione nel programma di Rete4 si sposterà anche sul processo d’Appello che vedrà nuovamente protagonista il presunto assassino di Guerrina Piscaglia, Padre Graziano. Secondo l’accusa, il prete ha agito per far tacere le voci su una loro relazione amorosa.
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