È stato denunciato in stato di libertà per omicidio colposo il vigilante di 23 anni che nella mattinata di domenica 11 giugno ha ucciso con un colpo di pistola un collega con cui condivideva la stanza in un appartamento nel quartiere Centocelle a Roma. La guardia giurata si è difesa sostenendo che stava pulendo l’arma e che si è trattato di un incidente.
Il vigilante di 23 anni che, nella mattinata di domenica 11 giugno, ha ucciso ‘per errore’ con un colpo di pistola un suo coinquilino e collega a Roma è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di omicidio colposo. Lo riporta il sito internet del ‘Corriere della Sera’, citando fonti di polizia. La guardia giurata, che ha chiamato i soccorsi, si è difesa fin dal primo momento sostenendo che stava pulendo l’arma e che si è trattato di un incidente.
La tragedia è avvenuta attorno alle 7.50 di domenica 11 giugno in via degli Elci, nel quartiere Centocelle di Roma: il vigilante stava pulendo la sua pistola (una semiautomatica calibro 45 modello Norconia) quando – secondo quanto da lui stesso raccontato agli investigatori della Squadra Mobile che stanno indagando sulla vicenda – è partito il colpo che ha raggiunto a una spalla il suo coinquilino e collega, un ragazzo di 36 anni di origine tedesca. La guardia giurata ha immediatamente chiamato i soccorsi, ma all’arrivo dell’ambulanza la vittima era già deceduta.
Spetta ora all’autopsia far luce sul decesso e sull’intera vicenda: si dovrà ricostruire il punto esatto in cui il proiettile ha colpito la vittima e se sia sopraggiunta o meno una complicazione fatale. All’interno dell’appartamento a Centocelle era presente anche un altro inquilino, che è stato interrogato ma che non è riuscito a fornire ulteriori chiarimenti sulla dinamica della tragedia per confermare se si sia trattato di un incidente o un omicidio.
Photo credits: Twitter