Ester Arzuffi, madre di Massimo Bossetti, difende il figlio accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. Dopo le ultime indagini sembra rafforzarsi l’ipotesi di un altro figlio di Guerinoni coinvolto nel delitto.
Si accendono nuovamente i riflettori sull’omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate di Sopra scomparsa il 26 novrembre 2010. Dopo le ultime indagini, si rafforza ulteriormente l’ipotesi secondo la quale il padre naturale di Massimo Bossetti, Giuseppe Guerinoni, ha un altro figlio illegittimo avuto con un altra donna di Casnigo. Quest’ultimo potrebbe essere quindi coinvolto nel delitto della ragazza, aggiungendo ulteriori dubbi a un caso che sembra non avere fine. Nel frattempo il processo contro Bossetti, condannato all’ergastolo in primo grado per la morte di Yara Gambirasio, va avanti e il 30 giugno 2017 si tornerà in aula per discutere della sua colpevolezza.
Un Dna definito da alcuni monco, per altri sufficiente per incolpare Massimo Bossetti per l’omicidio della giovane 13enne. Per alcuni e per i giudici non vi sono dubbi: la sovrapponibilità del Dna del condannato con quella di “Ignoto 1” lo incastra come unico colpevole del delitto. Ma non è l’unica prova nelle mani dell’accusa, che già nelle precedenti udienze ha esposto un elemento assai rilevante: lo stazionamento e il passaggio frequente con il proprio furgone davanti alla palestra in cui la ragazza si allenava, ripreso dalle telecamere di sorveglianza. I legali dell’uomo, nelle precedenti arringhe, hanno sempre contestato la prova genetica per la mancanza del Dna mitocondriale nel campione esaminato, ma per i giudici ciò non è bastato. Durante la trasmissione di Pomeriggio 5 è stato mostrato, per la prima volta, il brogliaccio delle indagini effettuate dai carabinieri nel 2013 relative a “Ignoto 1”, possibile assassino della giovane Gambirasio. Una signora di Casnigo, durante le indagini, ha rivelato ai Carabinieri di aver sentito il racconto di una anziana donna, la quale ha dichiarato di aver avuto un figlio da Giuseppe Guerinoni, identificato dal Dna come il padre di “Ignoto 1”. Durante le indagini, come emerge dal brogliaccio, gli stessi Carabinieri hanno ritenuto di dover approfondire in seguito questa pista. Questa ipotesi potrebbe quindi confermare l’innocenza sostenuta da Massimo Bossetti, che continua a professarsi innocente, qualora, il probabile fratellastro fosse compatibile con il Dna ritrovato; anche se ciò non escluderebbe la colpevolezza di Bossetti.
Ester Arzuffi, madre di Massimo Bossetti, ospite di Quarto Grado nella puntata andata in onda il 9 giugno 2017, esordisce con una dichiarazione che per alcuni non ha rilevanza: “Mio figlio è stato incastrato. È innocente“. Ormai non manca molto al processo d’appello, che si terrà a Bergamo il 30 giugno. La donna, ospite della trasmissione di Retequattro, continua a sostenere l’innocenza dell’uomo, dichiarando: “Massimo non farebbe male ad una mosca. Ma le sembra che con la moglie che ha possa andare con una ragazzina?”, ha continuato la donna chiamata a commentare le menzogne di Massimo per coprire le proprie assenze in cantiere. “A me non ha mai detto bugie – afferma Ester Arzuffi – se le ha dette erano a fin di bene. Dove lavorava non lo pagavano e a casa i soldi servivano. Staccava dal lavoro per fare mezza giornata da un’altra parte e portare il denaro a casa.” Sul presunto complotto contro il figlio, ha rivelato: “Non aveva nemici, non so chi sia stato ma l’assassino di Yara è ancora libero“.
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