Momenti di panico a Notre-Dame, la cattedrale di Parigi: un algerino di circa 40 anni ha aggredito martedì 6 giugno con un martello un agente della polizia municipale gridando “questo è per la Siria”. Immediata la risposta dei colleghi del poliziotto, che hanno sparato all’aggressore colpendolo e ferendolo al petto.
L’aggressore, che aveva anche due coltelli, è stato portato via in ambulanza. Avrebbe detto di essere “un soldato del Califfato” dell’Isis. Il poliziotto aggredito, di circa 20 anni, ha invece riportato una lieve ferita al collo. Due ore dopo l’attacco circa 900 persone – in gran parte turisti, rinchiusi dentro la cattedrale e fatti stare con le mani alzate – sono stati fatti uscire. A gruppi, dopo essere stati perquisiti, le persone sono state fatte uscire e – ad uno ad uno – i poliziotti hanno mostrato la foto dell’aggressore, chiedendo a tutti se lo avessero visto.
L’attentatore di Notre Dame sarebbe Farid Ikken, algerino, nato nel 1977 e arrivato nel marzo 2014 in Francia. Nella sua abitazione sarebbe stato ritrovato stasera un video con il giuramento all’Isis e il proposito di commettere attentati. Secondo alcuni media francesi, l’uomo sarebbe un ricercatore, laureato in scienze sociali e dottorando in Francia. Avrebbe firmato diverse pubblicazioni e sarebbe sposato con una donna svedese.
La conferma è arrivata poi nella serata di ieri 6 giuno: Farid Ikken è uno studente dell’Università di Metz, dottorando in giornalismo, con una tesi sui media, in particolare quelli del Nord Africa. Lo ha dichiarato il presidente dell’Università di Lorena, Pierre Mutzenhardt, alla radio France Bleu. Il rettore ha confermato che Ikken studia dal 2014 per un dottorato in giornalismo al CREM, il Centro di ricerca sulle mediazioni. All’università affermano che Ikken era giornalista in Algeria.
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