Prima il tifo e la delusione, poi il panico improvviso e la paura. Il tutto forse scatenato da un petardo o dal cedimento di una ringhiera che ha generato un boato e quindi la psicosi da attentato terroristico. È una notte di caos e oltre 1500 feriti quella di piazza San Carlo a Torino, dove i tifosi della Juventus stavano seguendo dai maxischermi la finale di Champions di Cardiff.
AGGIORNAMENTO ORE 15:08 – La procura di Torino ha avviato un’indagine. Ipotesi di reato: procurato allarme. “Le attività di soccorso poste in essere nell’immediatezza – comunica la Prefettura – hanno consentito, allo stato, di medicalizzare 1.527 persone, di cui 1.142 a Torino e le restanti negli ospedali limitrofi. Nel corso di una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica convocato in mattinata dal prefetto con la sindaca e i vertici delle forze dell’ordine – sottolinea la nota – è stato formulato un sentito ringraziamento a quanti hanno operato nella nottata per il soccorso”.
Un migliaio i feriti (il bilancio è ancora provvisorio). Otto sono gravi e un bimbo è gravissimo in prognosi riservata, all’ospedale infantile Regina Margherita, per un trauma cranico e toracico. Quando la squadra di Allegri aveva già ceduto il passo al Real, attorno alle 22.15 di ieri sera 3 giugno col risultato di 3-1 per gli spagnoli, e la piazza abbandonato la speranza, all’improvviso il caos.
“Urlavano e spingevano, ed è cominciato un fuggi fuggi generale”, dicono alcuni testimoni, alimentando le prime ricostruzioni che parlavano di falso allarme attentato. “Sembrava di stare all’Heysel”, l’oscuro pensiero di un anziano tifoso juventino presente in piazza, di fronte a quella folla che barcolla e poi dilaga, persona sopra persona. La dinamica e le prime testimonianze hanno subito fatto pensare all’equivoco terrorismo, qualcuno che ha urlato creando l’impressione di un attentato, fino a risvegliare gli incubi inconsci nei giorni del terrore globale. “Potrebbe essere stato un petardo, fatto esplodere forse in modo incosciente, a scatenare il panico”, ha affermato a caldo all’Ansa il questore di Torino, Angelo Sanna.
Poi è emersa un’altra versione, col passare dei minuti. Il boato sarebbe stato causato dal cedimento della ringhiera di una scala di accesso al parcheggio sotterraneo della piazza. Molti hanno pensato a una bomba, la psicosi collettiva ha generato il panico e la scena è stata paurosa. La gente ha cominciato a scappare, molti sono caduti, finendo calpestati. A terra sangue, bottiglie rotte, scarpe e indumenti persi.
Photo credits: Twitter, video credits: RepTv / Gabriel Tical (da Facebook)
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