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Terrorismo, doppio attacco Isis al cuore di Londra: morti e feriti. Raffica di arresti [VIDEO]

Pubblicato da
Domenico Coviello

Terrore nel centro di Londra e sangue sulle elezioni in Gran Bretagna, a soli 4 giorni dal voto dell’8 giugno. Un duplice attacco terroristico che sarebbe di matrice islamista è stato condotto nella notte fra sabato 3 e domenica 4 giugno: almeno 7 i morti e 48 i feriti. Prima un van sulla folla, poi tre assalitori ne sono usciti e hanno accoltellato persone nei bar e ristoranti. Raffica di arresti. E l’Isis rivendica l’attentato

LUNEDI’ 5 GIUGNO ORE 9:18 – La polizia londinese ha fatto irruzione questa mattina verso le 4:00 locali (le 5:00 in Italia) in altre due abitazioni in un quartiere nella zona est della capitale (a Dagenham) in relazione all’attacco terroristico di sabato sera 3 giugno a Londra, scrive il Mail online. Alcune persone sono state arrestate. Un testimone ha detto al giornale di avere sentito una forte esplosione seguita da colpi di arma da fuoco. Si apprende intanto il nome della prima vittima la cui identità è stata resa nota: è la canadese Christine Archibald. La famiglia esprime il suo dolore e ricorda il lavoro di “Chrissy” in un ospizio per senzatetto prima del trasferimento in Europa per raggiungere il fidanzato.

DOMENICA 4 GIUGNO ORE 15:15 –  Le vittime dell’attentato, ha riferito la polizia britannica, sono 7, oltre ai 3 attentatori freddati dalla polizia, mentre i feriti sono 48, ricoverati in cinque ospedali. Tra loro anche quattro agenti di polizia. Secondo fonti non confermate è stato un unico poliziotto a uccidere i tre terroristi, ma l’agente è stato a sua volta ferito e ora è in gravi condizioni, ma per fortuna non rischia la vita. La premier inglese, Theresa May ha sottolineato che “questo è il terzo attacco in tre mesi in Gran Bretagna e da marzo la sicurezza, la polizia e l’intelligence hanno sventato 5 complotti“. La premier ha precisato che “gli assalti non sono collegati, ma siamo di fronte a un nuovo trend: il terrorismo chiama il terrorismo e gli assalitori vengono ispirati da altri assalitori”. Dodici finora le persone arrestate in un blitz delle forze dell’ordine.

Questa la dinamica dell’attentato nel cuore della capitale del Regno: dapprima su London Bridge, ponte simbolo della città, dove un pulmino ha investito diversi pedoni e ne sono poi usciti tre aggressori che hanno accoltellato altri passanti; quindi nella zona di Borough Market, dove lo stesso commando ha continuato la sua azione di morte prima di cadere sotto i colpi della polizia.

IL BILANCIO DELLA STRAGE

Prima dell’alba Mark Rowley, numero uno dell’antiterrorismo di Scotland Yard, ha precisato il numero delle vittime: “6 morti e almeno 20 feriti” (anche se fonti mediche ne indicano 30). Oltre ai tre terroristi. Il funzionario ha descritto l’accaduto come “un attacco prolungato iniziato a London Bridge e concluso a Borough Market”, aggiungendo che non risultano altri assalitori e smentendo che vi siano sospetti in fuga. Ma ha evidenziato che le indagini proseguono senza escludere eventuali fiancheggiatori esterni. E infine ha invitato la gente a restare “vigilante”.

MINUTI DI TERRORE

Il movente del terrorismo, evocato inizialmente come “potenziale” dalla premier Theresa May, è stato confermato quasi subito dagli investigatori. La sequenza si è consumata in pochi minuti (ne sono passati 8 fra la prima telefonata di allarme e la sparatoria finale), a neppure due settimane di distanza dell’atroce attentato suicida commesso alla Manchester Arena il 22 maggio: dove Salman Abedi, giovane britannico figlio di ex rifugiati politici libici anti-Gheddafi, si era fatto esplodere fra la folla che usciva dal concerto di Ariana Grande – fra cui molti giovanissimi – causando 22 morti e circa 120 feriti.

IL PRECEDENTE DI WESTMINSTER BRIDGE

Ma il paragone più evidente è quello con un altro episodio avvenuto a Londra il 22 marzo, nella zona di un secondo ponte cittadino celebre, Westminster Bridge, quando un uomo, Khalid Masood, si lanciò alla guida di un Suv su un gruppo di pedoni, uccidendone 5, per poi scendere dalla vettura e accoltellare a morte un poliziotto all’ingresso dell’adiacente palazzo del parlamento prima d’esser ucciso a sua volta da un agente armato. Se in quel caso l’attacco si era svolto in pieno giorno, questa volta è avvenuto tuttavia al calar del buio, in una zona straboccante di passanti e turisti in giro di sabato sera.

LONDON BRIDGE E BOROUGH MARKET

A London Bridge numerosi testimoni hanno visto il van, un veicolo bianco noleggiato dalla Hertz, piombare ad alta velocità, attorno agli 80 chilometri all’ora, su un marciapiede e falciare una mezza dozzina di persone. Finché dal mezzo sono saltati fuori tre ossessi, tutti uomini e armati con coltelli dalle lunghe lame (30 centimetri, stando ad alcuni racconti), e si sono scagliati a tirare fendenti gridando: “Questo è per Allah”. Il panico è dilagato e l’intervento della polizia, seppure rapido, si è svolto in un clima di enorme concitazione. Il terzetto intanto riusciva a proseguire fino alla zona dei bar e dei ristoranti di Borough Market, dove vi sono stati altri accoltellamenti, l’attacco a un poliziotto e lo scontro a fuoco finale: suggellato dallo scatto d’un giovane fotografo italiano, Gabriele Sciotto, con l’immagine di due dei terroristi distesi sull’asfalto ormai senza vita, uno dei quali con indosso una simil-cintura esplosiva.

LA PREMIER MAY

Theresa May, immediatamente informata, ha interrotto la sua campagna elettorale in veste di leader del Partito Conservatore (al pari del rivale laburista Jeremy Corbyn) e ha riconvocato a Downing Street il comitato di emergenza Cobra: che dopo Manchester aveva elevato l’allerta terrorismo al livello massimo (“critico”), quello che presuppone nuovi attacchi imminenti, salvo riportarlo poi al livello “grave”. May ha definito quanto accaduto stanotte “terribile”, Corbyn “brutale e scioccante”. Mentre Donald Trump, in una telefonata con la premier, ha condannato l’eccidio e offerto aiuto all’alleato britannico. Ma è anche tornato a evocare il divieto dei laptop sui voli. Nessuna rivendicazione finora, ma sostenitori dell’Isis, in pieno Ramadan, hanno affidato come di consueto la loro esultanza ai social media.

Photo credits: Twitter; video credits: Twitter / The Real N

Domenico Coviello

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Domenico Coviello

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