Avvolta nel mistero la scomparsa di Maria Chindamo, l’imprenditrice agricola calabrese. La Procura continua ad indagare sulla sua sparizione: molte le coincidenze temporali agghiaccianti.
Il giallo della scomparsa di Maria Chindamo, imprenditrice agricola di 44 anni, dopo oltre un anno continua ad essere irrisolto. Che fine ha fatto la donna? Chi l’ha aggredita? Molte le domande alle quali ancora gli inquirenti non sanno rispondere. I familiari continuano a chiedere che venga fatta chiarezza sulla sparizione della donna. L’unica certezza attorno alla scomparsa di Maria Chindamo è che la madre di tre figli sia stata prelevata con la forza e portata via, forse uccisa. Per questa ragione, sia la famiglia che gli inquirenti, sono alla ricerca di un corpo, accantonando definitivamente la pista dell’allontanamento volontario. Una certezza confermata anche dalle tracce di sangue rinvenute all’esterno del veicolo della donna, trovato abbandonato di fronte al cancello della tenuta, dove la mattina della scomparsa Maria Chindamo si era recata per alcuni lavori.
La trasmissione Chi l’ha visto?, nel dare spazio al giallo, ha posto l’accento sopratutto sulla data della sparizione della donna, il 6 maggio 2016. Secondo il programma di Rai 3, la data potrebbe confermare alcuni dubbi iniziali degli investigatori. L’anno precedente la scomparsa di Maria Chindamo, il marito della donna si è suicidato, forse a causa anche dell’enorme delusione dettata dalla separazione con la moglie, esattamente l’8 maggio del 2015, di venerdì. Nel 2016 l’8 maggio sarebbe caduto di domenica , un giorno che di norma una mamma trascorre con i propri figli, magari tra le mura domestiche, e quindi non rappresenterebbe, secondo l’ipotesi del programma, un momento ideale per eseguire un rapimento. Potrebbe essere stato questo il pensiero dei responsabili della sparizione di Maria e che li avrebbe fatti optare per un venerdì, stesso giorno settimanale della morte del marito, per farla sparire per sempre. Un giorno lavorativo nel quale la donna si sarebbe recata nei propri terreni in campagna, ideali per poter agire indisturbati. Coincidenze temporali che potrebbero rappresentare un messaggio ben chiaro secondo la famiglia di Maria Chindamo, indicando la punizione esemplare per la donna che, da prima della morte del marito, desiderava essere una “donna libera”. Secondo il fratello Vincenzo le coincidenze temporali non sono altro che una conferma di una premeditazione di quanto accaduto. Ma chi c’è dietro la sparizione di Maria Chindamo?
Anche per gli inquirenti non vi sono dubbi sulla triste sorte dell’imprenditrice agricola, della quale ormai si cerca il cadavere nelle terre limitrofe al terreno dove è avvenuta la scomparsa. Il sospetto è che qualcuno abbia voluto punire Maria per essersi separata dal marito ed averlo “indotto” al suicidio, a causa della forte delusione amorosa. Dopo le numerose coincidenze temporali, la Procura di Vibo Valentia ha controllato tutti i terreni dei parenti del marito suicida di Maria Chindamo, mediante l’utilizzo di ruspe e georadar. Il pensiero è proprio che sotto quella terra possa esserci il corpo dell’imprenditrice che continua, ancora oggi, a mettere inquietudine ed agitazione alla famiglia e in particolar modo al fratello Vincenzo, che dal giorno della sua scomparsa non si dà pace.
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