Ampera-e, ecco la Papa mobile elettrica

Ampera-e è la macchina elettrica che Opel ha consegnato a Papa Francesco a margine della conferenza ‘Laudato Sì: la sostenibilità tra comunicazione e innovazione’. Quella consegnata al Santo Padre è la prima Ampera-e circolante in Italia, dove non è stata ancora decisa la data di commercializzazione. Iniziano così a prendere forma in Vaticano i principi enunciati dall’enciclica ‘Laudato sì’ di Papa Francesco, secondo cui energia e mobilità devono diventare sostenibili e ridurre a zero la CO2. L’obiettivo è diventare il primo stato CO2 free.

La missione del Vaticano di diventare il primo stato CO2 free ha preso il via: nella giornata di mercoledì 31 maggio, a margine della conferenza ‘Laudato Sì: la sostenibilità tra comunicazione e innovazione’, il numero uno di Opel, Karl-Thomas Neumann, ha consegnato a Papa Francesco l’automobile elettrica Ampera-e, una delle auto elettriche più avanzate dello scenario mondiale (in America è nata e viene commercializzata come Chevrolet Bolt).

Quella consegnata a Papa Francesco è la prima Ampera-e circolante in Italia, dove non è stata ancora decisa la data di commercializzazione. La piccola elettrica ha un’autonomia dichiarata di 520 km grazie alla batteria da 60 kWh, circa il doppio delle concorrenti come Nissan Leaf, BMW i3 e Renault Zoe. Il modello è in vendita in Norvegia, Paesi Bassi e in Germania (al prezzo di poco inferiore ai 40mila euro). Presto sarà commercializzata anche in Svizzera.

I principi enunciati dall’enciclica ‘Laudato sì’ del Santo Padre, secondo cui in Vaticano energia e mobilità devono diventare al più presto a emissioni zero e a bilancio di CO2 nullo (per alcune attività il limite temporale è fissato al vicino 2020), iniziano così a prendere forma e trovare concreta applicazione. I primi partner che hanno deciso di affiancare lo Stato del Vaticano in questa iniziativa sono Opel e General Motors per l’automobile e l’Enel per quanto riguarda il lato energia.

Photo credits: Twitter

Impostazioni privacy