Otite curata con l’omeopatia: muore un bimbo, inchiesta per omicidio colposo

Un’otite batterica bilaterale, curabile con antibiotici, ha ucciso Francesco, 7 anni. Il bambino per 15 giorni è stato curato grazie a terapie a base di preparati omeopatici, salvo un tardivo ricovero in ospedale

Non è servito l’intervento neurochirurgico disperato condotto dai sanitari dell’Ospedale pediatrico “Salesi” di Ancona subito dopo il ricovero, avvenuto il 24 maggio scorso. “La situazione era già di coma importante” ha spiegato il dottor Fabio Santelli, direttore del Reparto di Anestesia e Rianimazione del Salesi. “Si è fatto un tentativo di aspirazione dell’ascesso e di riduzione dell’ipertensione endocranica”, ma il pus “dall’orecchio era arrivato al cervello, e l’infezione era troppo estesa”. Ieri, 27 maggio, alle 12.50 il bollettino che annunciava il decesso del piccolo, e l’avvio della procedura di osservazione di morte cerebrale, al termine della quale i genitori hanno autorizzato la donazione degli organi

LA FAMIGLIA VUOLE DENUNCIARE L’OMEOPATA

Francesco si sarebbe quasi certamente salvato se il padre e la madre non si fossero affidati – come hanno raccontato – soltanto al medico Massimiliano Mecozzi, che fino a due giorni prima della corsa in ospedale ha somministrato al bimbo preparati omeopatici, sostenendo che “farmaci tradizionali l’avrebbero fatto diventare sordo o indotto in coma epatico”, secondo quanto ha riferito uno dei nonni del bimbo e riporta il sito web de La StampaAdesso è scattata l’inchiesta della magistratura. Omicidio colposo è l’ipotesi di reato a carico di ignoti al vaglio della procura di Urbino, che disporrà l’autopsia e acquisirà le cartelle cliniche. A rischio la posizione di Mecozzi, 54 anni, ambulatori a Pesaro e Fano. Ma anche i genitori di Francesco, che hanno altri due figli minori, potrebbero essere indagati. “State solo approfittando del nostro dolore…” ha detto la madre ai cronisti, secondo quanto riporta La Stampa, mentre uno dei nonni ha annunciato che la famiglia denuncerà l’omeopata.

“NON USATE QUESTO CASO CONTRO TUTTI GLI OMEOPATI”

Il presidente della Società italiana di Pediatria Alberto Villani, esprimendo “grandissimo dolore per la morte del bimbo”, ricorda che l’omeopatia “si occupa di situazioni, non cura le patologie” e “non esiste alcun caso noto di una otite con pus curata con l’omeopatia”. “Se dopo tre o quattro giorni l’infezione permane e il quadro clinico appare compromesso è meglio affidarsi agli antibiotici“, ha sottolineato il dottor Santelli, provato anche sul piano umano dal dramma che si è trovato ad affrontare. Da Marco Del Prete, presidente di Amiot, l’associazione medica italiana di Omotossicologia, l’invito a “non usare strumentalmente” un caso di “scelte mediche probabilmente inopportune” contro un’intera categoria di professionisti della Salute.

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