Mistero sulla morte di Silvia Pavia, il compagno esclude la tesi degli inquirenti

Il compagno di Silvia Pavia, la donna trovata senza vita nella propria auto, esclude l’ipotesi che la partner sia passata dal loro appartamento prima di morire.

Molti i misteri sul probabile suicidio di Silvia Pavia, la donna 52enne scomparsa il 26 aprile 2017 e ritrovata solo 20 giorni più tardi, nella propria auto. La famiglia ha rivelato che la donna negli ultimi tempi stava attraversando un momento difficile, ma nessuno di loro la immaginava capace di un gesto così estremo. Dopo le lunghe ricerche, Silvia Pavia è stata ritrovata sdraiata sui sedili posteriori della sua Fiat 500, avvolta in una coperta di pile, come se stesse dormendo. Accanto al suo corpo, privo di segni di violenza, una scatola di farmaci vuota che confermerebbe la tesi degli inquirenti, ovvero quella del suicidio.

Il caso di Silvia Pavia può apparire “lineare” e semplice: una donna che, a causa del periodo difficile che stava attraversando, si è tolta la vita. Il suicidio della donna è avvolto, in realtà, in un alone di mistero. I dubbi riguardano le ultime ore di vita di Silvia. L’esame medico-legale non ha chiarito tutte le perplessità sulla drammatica morte della donna. Inizialmente si era ipotizzato che la 52enne fosse morta pochi giorni prima del ritrovamento ma, a causa delle condizioni climatiche del luogo in cui era parcheggiata la sua auto, il corpo potrebbe essersi mantenuto in un ottimo stato e quindi potrebbe essere morta da molto più tempo. Se ulteriori accertamenti dovessero confermare la prima ipotesi (morte recente), cosa avrebbe fatto e dove sarebbe stata Silvia Pavia prima di togliersi la vita? Secondo gli inquirenti, visto il cambio dell’abbigliamento della donna, quest’ultima sarebbe passata all’appartamento in cui viveva con il compagno. L’uomo, però, esclude questa ipotesi.

Una barista ha ammesso di averla vista il giorno seguente alla scomparsa, mentre un altro testimone ha riferito di essere certo che l’auto della donna non c’era una settimana prima del ritrovamento. Un’amica di Silvia Pavia ha confessato che la donna, recentemente, le avrebbe rivelato di volersi togliere la vita. Ad oggi non è stato trovato alcun biglietto da parte della 52enne nel quale annunciava il suo gesto. Gli inquirenti, in attesa dei risultati degli esami tossicologici, stanno cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti della donna.

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