Negozi sbarrati, vetrine protette con lastre di lamiera e assi di legno. Così Giardini Naxos, il paese del lungomare sotto Taormina, ha atteso nella paura il corteo degli antagonisti contro i grandi riuniti al G7. Non sono mancati scontri, purtroppo. Il risultato del G7 è una maggior lotta comune al terrorismo, ma sul problema del clima è stallo. Questo meeting sarà ricordato anche per lo scontro fra Trump e la Merkel, i quali ripartono senza neppure fare una conferenza stampa
AGGIORNAMENTO ORE 19:20 – Scontri tra manifestanti “No G7” e polizia sono avvenuti a Giardini Naxos. Il corteo non si è fermato dove era prevista la conclusione del percorso ed è avanzato verso lo schieramento delle forze dell’ordine. Gli scontri sono stati provocati da una trentina di persone che indossavano magliette nere e rosse contro la volontà della maggioranza dei partecipanti, che ha anche cercato di fermare i più facinorosi. Il contatto con le forze dell’ordine è durato pochi secondi, dopodiché il gruppo che aveva tentato di sfondare si è ricompattato e ha affrontato per alcuni minuti i poliziotti per poi disperdersi.
NAXOS E TAORMINA, COMMERCIANTI DIVISI
Nel pomeriggio di sabato 27 maggio sfileranno i manifestanti sul lungomare a Giardini Naxos. Ma già le polemiche sono roventi fra la popolazione, come riporta il sito web del Giornale di Sicilia: ieri nel giorno in cui si è aperto il G7 gli operatori economici dei due centri interessati dai lavori del vertice e dalle manifestazioni di protesta si sono schierati in modo opposto: mentre per Taormina sono stati stanziati fondi per i lavori e numerosi benefici giungeranno anche in futuro in considerazione della risonanza mondiale dell’evento, a Giardini Naxos i cittadini lamentano di avere ottenuto solamente disagi e danno economico per i timori del possibile corteo violento. Naturalmente non è affatto detto che il corteo sarà foriero di violenze. Ma la popolazione è molto nervosa.
SCUOLE E UFFICI CHIUSI, NEGOZI SBARRATI
Il sindaco ha quindi deciso di firmare un’ordinanza di chiusura di ogni attività, scuole e uffici, per tutta la giornata di oggi sabato 27, quando il corteo dei manifestanti sfilerà a partire dalle 15. Il corteo dei “No G7” percorrerà il lungomare proprio mentre i potenti della terra tireranno le fila dei due giorni di vertice. Timori che, stando almeno al primo atto formale del controvertice, la conferenza stampa di presentazione del corteo, sembrerebbero del tutto infondati, sottolinea il Giornale di Sicilia: in piazza Municipio c’erano cento giornalisti, 50 uomini della Digos e dieci attivisti.
I “NO G7”: “SIAMO PACIFICI”
Lo dicono anche gli stessi organizzatori, che hanno più volte spiegato le loro ragioni ai cittadini di Naxos e che attendono non più di 3.500 persone in piazza. “La gente non deve aver paura – ripete cento volte Gianmarco Catalano, della rete No G7 – il clima di tensione è stato creato ad arte contro di noi nel tentativo di spostare l’attenzione dei media e non parlare dei temi veri”.
TRUMP A SIGONELLA, POI VIA
Donald Trump, intanto – sempre più incalzato dal Russiagate in patria, per il quale rischia l’impeachment – lascerà Taormina al termine dei lavori del G7 senza tenere la consueta conferenza stampa. Dopo il pranzo di lavoro con gli altri leader, Trump andrà alla base Usa di Sigonella, dove parlerà alle truppe. Poi l’imbarco sull’Air Force One che lo riporterà a Washington con la first lady Melania.
MERKEL, CON DONALD UN DURO SCONTRO
Anche la cancelliera Angela Merkel rinuncia alla conferenza stampa finale della delegazione tedesca al G7. La Merkel avrà solo un breve colloquio con i giornalisti tedeschi, non con la stampa internazionale. Come nel caso di Trump, a Taormina si rincorrono ipotesi per spiegare la decisione di cancellare la conferenza stampa: ieri i due leader hanno avuto una discussione, definita “vivace e franca” dalla Merkel, senza replicare frontalmente alle accuse di Trump sulle pratiche commerciali “aggressive” dei tedeschi.
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