Trovato morto il veterinario Olindo Pinciaroli, interrogato fino alle 5 di mattina il suo collaboratore Valerio Andreucci: ha raccontato di un’aggressione per rapina da parte di sconosciuti.
Valerio Andreucci, collaboratore del veterinario Olindo Pinciaroli, trovato morto il 21 maggio 2017 nelle campagne di Osimo, è attualmente in stato di fermo. Il pm Marco Pucilli ha interrogato il giovane 23enne fino alle 5 del mattino, disponendo in seguito il provvedimento di fermo, eseguito dai carabinieri nella mattinata del 22 maggio. L’indagato è stato portato nel carcere di Montacuto.
Inizialmente, Valerio Andreucci ha sostenuto la tesi di un’aggressione per rapina da parte di 4 sconosciuti: “La nostra ambulanza è stata affiancata da un’auto. Sono scese quattro persone e ci hanno aggredito”. Racconta aggiungendo più volte alla stessa versione: “Ci volevano rapinare. Siamo stati aggrediti entrambi, io ho tentato di difenderlo ma non ce l’ho fatta“. Sarà l’autopsia a stabilire quanti colpi hanno raggiunto il veterinario Olindo Pinciaroli e quali siano stati i fendenti mortali. Stando ad una prima ispezione del medico legale, come riportato da Il Resto del Carlino, sono state accertate ferite da arma da taglio all’emitorace, all’addome e al collo. L’assistente Valerio Andreucci è fuggito nei campi ed è stato rintracciato poco dopo.
Il giovane è stato definito dagli amici e dalle persone che lo conoscono come un ragazzo tranquillo, appassionato al mondo dei cavalli. Nessuno poteva immaginare che il 23enne potesse ritrovarsi al centro di una situazione così drammatica. Una persona descritta da tutti come equilibrata, che viveva con la madre e la sorella maggiore. Nell’ultimo periodo aveva iniziato a girare in ambito regionale per montare cavalli che seguiva per lavoro. Nel frattempo era nata una collaborazione con Olindo Pinciaroli per effettuare dei servizi di assistenza veterinaria in varie giostre d’Italia. Il giovane aveva raggiunto grandi risultati a livello regionale, con apparizioni anche alla Quintana di Ascoli dove aveva rivestito i panni di cavaliere di riserva dell’ascolano Guido Crotali.
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