Domenica 7 maggio il voto per eleggere al ballottaggio il nuovo presidente della Francia. Il centrista indipendente Emmanuel Macron è in testa nei sondaggi col 62% delle preferenze mentre la leader dell’estrema destra Marine Le Pen si assesterebbe al 38%. Ma il suo staff sa che è presto per cantare vittoria…
A meno di 48 ore dal risultato definitivo per il ballottaggio delle presidenziali francesi (i seggi saranno aperti per il voto domani 7 maggio) l’Isis, sull’ultimo numero della sua rivista “Rumiyah” ha scritto in modo macabro che “ogni buon musulmano il dovere di uccidere i candidati, gli elettori, il personale ai seggi, che vanno dati alle fiamme in quanto simbolo di idolatria”. Come è noto il sedicente stato islamico – che ha rivendicato quasi tutti i principali attentati in Europa negli ultimi anni – rappresenta una frangia integralista, estremista e minoritaria fra i musulmani nel mondo, colpevole anche di massacri ai danni degli stessi musulmani di altre confessioni. Però la minaccia è forte.
MACRON AVANTI NEI SONDAGGI
Stando a un sondaggio Elabe per BFM-TV, Emmanuel Macron è dato vincente al ballottaggio delle presidenziali francesi di domenica con il 62% dei voti, contro il 38% di Marine Le Pen. Il distacco aumenta di 3 punti rispetto alla precedente inchiesta, condotta prima del dibattito tv. Secondo il direttore degli studi degli studi politici dell’istituto Elabe, Yves-Marie Cann, l’aumento è dovuto principalmente alla crescente quota di elettori della sinistra radicale di Jean-Luc Melenchon che decidono di appoggiare Macron: “54% di coloro che hanno votato per Melenchon esprimono un’intenzione di voto a favore di Emmanuel Macron. Sono 10 punti in più rispetto ad alcuni giorni fa”.
LE PEN DI NUOVO CONTESTATA
Intanto, il giorno dopo la contestazione in Bretagna, Marine Le Pen è stata nuovamente contestata. È successo a Reims. La candidata del Front National è giunta a sorpresa nella cittadina dell’est della Francia insieme al suo alleato di Debout la France, Nicolas Dupont-Aignan. È stata accolta con fischi, slogan anti-Fn e il lancio di qualche uova. Protetta dal servizio d’ordine, la leader dell’estrema destra è entrata all’interno della cattedrale di Reims. Ad attendere la Le Pen fuori c’è una folla di 200-300 giovani, tra cui un gruppo di militanti di gauche della “France Insoumise”. Sorpresi dall’agitazione dovuta all’arrivo della candidata del Front National, molti turisti stanno lasciando la cattedrale.
“ABBIAMO SUBITO UN ATTACCO HACKER”
Dallo staff del movimento “En Marche!” di Macron, invece, nella tarda serata del 5 maggio è arrivata una nota per affermare che pochi minuti prima della mezzanotte – e dell’inizio quindi delle 24 ore di silenzio elettorale alla vigilia del voto di domani – il movimento ha subito ha diffuso una “un’azione di pirataggio informatico massiccia e coordinata che si è tradotta nella diffusione sui social network di informazioni interne, tra cui mail, documenti contabili, contratti”. Ai documenti ufficiali, prosegue il comunicato, “vengono spesso aggiunti dei falsi, per creare disinformazione”. In sostanza, sostiene il movimento, “non si tratta di una semplice operazione di hackeraggio, bensì di un palese tentativo di destabilizzare l’elezione presidenziale francese, con un’operazione dalle dimensioni del tutto inedite”.
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