Dalle 22:30 circa di mercoledì 3 maggio fino alle due del mattino di giovedì 4 maggio è stato blackout globale per WhatsApp, la app di messaggistica gratuita via smartphone, di proprietà di Facebook
Problemi si sono registrati non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa, negli Stati Uniti, in Canada, in Brasile e in India. “Gli utenti di ogni parte del mondo non hanno avuto accesso a WhatsApp per alcune ore”, hanno ammesso in un comunicato i responsabili della app di messaggistica, “ora abbiamo risolto il problema e ci scusiamo per il disagio”.
La scuse di Facebook, dunque sono arrivate. Ma cosa è successo a WhatsApp? Mistero. Non è stato precisato quale sia stato il problema, che ha riguardato sia i sistemi operativi mobile di Apple, Google Android e Microsoft, impedendo di inviare o ricevere messaggi o chiamate. Su Twitter ha subito spopolato l’hashtag #whatsappdown con il racconto dei vani tentativi di spegnere e riaccendere più volte lo smartphone o di scaricare e reinstallare l’app.
In molti hanno criticato la scarsa attività di WhatsApp sui social media. Proprio su Twitter, l’account che dovrebbe fornire informazioni sullo status della app di messaggistica non viene aggiornato da tre anni, ovvero da quando fu concordata la vendita a Facebook per 22 milioni di dollari. L’ultimo tweet sull’account principale risale ad agosto. Persino la pagina Facebook della app è poco aggiornata e non ha fornito informazioni sul blackout. Non è la prima volta negli ultimi tempi che si riscontrano problemi su WhatsApp. La notizia giunge proprio mentre la casa madre Facebook ha annunciato una trimestrale record con 3,06 miliardi di dollari di profitti.
Photo credits: Twitter, Facebook