Elezioni presidenziali in Francia: seggi aperti con l’incubo dell’Isis

In un clima di forte tensione dopo l’attentato sugli Champs Elysées di Parigi giovedì 20 aprile, si sono aperti alle 8 di stamani 23 aprile i seggi in tutta la Francia per il primo turno delle elezioni del nuovo presidente della Repubblica

Aggiornamento ore 12:43 –  La prima rilevazione ufficiale sull’affluenza alle urne certifica un 28,54% di elettori che si sono già recati al voto. Un dato migliore rispetto al 2012, quando fu del 28,3%.

Sono 45 milioni i cittadini francesi chiamati al voto, le urne sono aperte fino alle 20 di oggi. Undici in tutto i candidati presidente, ma solo 4 quelli che si sfidano davvero con possibilità di successo: Marine Le Pen (Front National – estrema destra), Emmanuel Macron (En Marche! – liberal socialista), François Fillon (gollista), Jean Luc-Mélenchon (sinistra radicale). Benoit Hamon (Partito socialista) appare fuori dai giochi, accreditato secondo i sondaggi soltanto di un 7,5%.

L’ULTIMO SONDAGGIO

Sempre secondo l’ultimo sondaggio di venerdì 21 aprile, significativo per effettuato “a caldo” dopo l’attentato di Parigi rivendicato dall’Isis, Emmanuel Macron sarebbe in testa nelle preferenze dei francesi, accreditato di un 24,5%, contro il 23% di Marine Le Pen, la quale non sembrerebbe “beneficiare” della paura post attentato sugli Champs Elysées. Fillon e Mélenchon sarebbero dietro, anche se non di molto, con un 19% circa a testa dei consensi. Si vedrà stasera cosa succede, quando, alle 20, saranno resi noti i primi exit poll alla chiusura delle urne e comincerà lo scrutinio delle schede.

INCUBO ATTENTATI: 50 MILA AGENTI PER LA SICUREZZA

Imponenti le misure di sicurezza in un Paese in stato d’emergenza dalle stragi del 13 novembre 2015 a Parigi. Mobilitati 50.000 agenti tra polizia e gendarmeria, oltre a 7.000 a rinforzo della sicurezza nei 66.500 seggi aperti in tutto il Paese fino alle 19, alle 20 nelle grandi città. Primi dati significativi attesi per le 22.

ARMATO DI COLTELLO BLOCCATO ALLA STAZIONE

Ed è stata tanta la paura fra la gente ieri 22 aprile, alla vigilia del voto, per uomo armato di coltello alla Gare du Nord di Parigi. L’uomo si è avvicinato minacciosamente a una pattuglia di gendarmi, che lo hanno fermato. L’episodio è avvenuto in mezzo a centinaia di passeggeri che, colti dal panico, sono fuggiti in ogni direzione abbandonando i bagagli. Alla polizia che lo arrestava, l’uomo ha giustificato il possesso del coltello dicendo di temere per la propria vita. Nessuno è rimasto ferito. L’intelligence segnala minacce “sostanziali”.

LE MINACCE CHE INCOMBONO

Rafforzata la vigilanza ai seggi, oggi giorno del voto. Secondo i servizi segreti, sulle elezioni incombono diverse minacce: in cima alla lista quella jihadista, descritta come “costante e sostanziale”. Lo fa sapere il quotidiano Le Parisien, che cita un documento segreto di cui è venuto a conoscenza. Per questo motivo, attorno ai seggi e nei luoghi sensibili sono stati previsti servizi di sicurezza rafforzati. “La presenza di polizia all’apertura delle urne è indispensabile“, afferma la circolare, prevedendo “contatti tra i presidenti dei seggi e le squadre” impegnate, così come con prefettura, luoghi di spoglio”. Rischio forte anche per raduni più o meno spontanei dopo la diffusione dei risultati, nei grandi centri urbani e nei quartieri sensibili, con previsione di possibili violenze.

Elezioni presidenziali in Francia: seggi aperti con l'incubo dell'Isis
I candidati alle presidenziali francesi: da sinistra: Hamon, Fillon, Mélenchon, Le Pen, Macron

Photo credits: Twitter

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